ritratto di Aloisio Patria

dipinto, 1832 - 1832

Il benefattore raffigurato al centro della tela, in posizione quasi frontale, a figura intera, indossa un abito di colore nero con una giacca blu prussia, nella mano destra regge un bastone di colore marrone e nella sinistra un cappello a cilindro di colore nero. Presenta capelli bianchi e carnagione rosa tendente al grigio. Sullo sfondo compare un paesaggio con i prati e gli alberi di colore verde olivastro, le montagne di colore grigio e azzurro; il cielo di colore grigio tendente al rosa verso il basso; le case hanno tetti di colore rosso mattone, muri di colore bianco-giallognolo. In basso, su fondo di colore grigio-azzurro compare una scritta di colore giallo senape identificante il personaggio e l'entità della donazione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno, intaglio
    tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 202
    Larghezza: 117
  • ATTRIBUZIONI Rivolta Baudolino (notizie 1833-1834): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale dei SS. Antonio e Biagio
  • INDIRIZZO via Venezia, 16, Alessandria (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto raffigura il ritratto del Teologo Abate don Luigi Patria che con testamento rog. Luigi Viecha del 1 aprile 1828, aperto il 5 novembre 1831, donò all'Ospedale la cascina detta ruffina (raffigurata sullo sfondo del dipinto), con l'obbligo di convertire i redditi per il ricovero e mantenimento dei poveri infermi incuraili. Tale lascito, insieme a quello di don Pietro Agosti e alle donazioni precedenti (1778) di Giovanni Maverna fu Giuseppe, permise la creazione dell'Opera Pia Incurabili, che venne ufficialmente istituita il 2 luglio 1835 (Archivio Ospedale; F. Gasparolo, F. Guasco di Bisio, C. Parnisetti, "Raccolta di Iscrizioni Alessandrine", Alessandria 1935). Luigi Patria morì in Alesandria il 4 novembre 1831. Il ritratto è opera del pittore alessandrino Baudolino Rivolta ed è firmato e datato 1832. Venne dunque eseguito a dieci anni dall'apertura dello studio di pittura dell'artista nella casa paterna, avvenuta nel 1822, anno in cui il Rivolta ritorna ad Alessandria dopo due soli anni di alunnato presso il Dotti all'Accademia di Bergamo. Questo grande ritratto differisce dalle poche altre opere del Rivolta attualmente note: non presenta nè la qualità del bozzetto raffigurante la chiesa di S. Martino durante la demolizione, nè la disinvoltura e la freschezza dei quattro bozzetti di soggetto mitologico-allegorico, conservati alla Pinacoteca di Alessandria, se si esclude una certa rigidezza di tocco nella resa del paesaggio e degli alberi, che compaiono sullo sfondo del ritratto. D'altro canto non v'è traccia neppure di quella sorta di neocinquecentismo devozionale che pervade il dipinto, firmato, raffigurante l'Angelo custode, custodito in Vescovado, nello studio del segretario dl Vescovo. Per notizie su Baudolino Rivolta cfr. Archivio Storico del Comune di Alessandria; G. B. Rossi, "Le Arti Belle Alessandrine", Biblioteca Civica di Alessandria; G. A. De Giorgi, "Notizie sui celebri pittori e su altri artisti alessandrini con note dell'editore", Alessandria 1836; F. Gasparolo, "Il pittore Baudolino Rivolta", in "Rivista di Storia, Arte e Archeologia per la Provincia di Alessandria", fasc. XXVII, Luglio-settembre 1923; G. Ieni, "Il lapidario medievale e moderno del Museo Civico di Alessandria", in C. Spantigati-G. Romano (a cura di), "Il Museo e la Pinacoteca di Alessandria", Alessandria 1986; C. Spantigati, "Pinacoteca Viecha e Museo Storico Archeologico: origini e vicende delle istituzioni museali alessandrine", in C. Spantigati-G. Romano (a cura di), "Il Museo e la Pinacoteca di Alessandria", Alessandria 1986. Baudolino Rivolta, autore di numerose decorazioni nei palazzi signorili alessandrini ed apprezzato ritrattista, nel 1838 eseguì un dipinto raffigurante S. Cecilia, donato nel 1904 dal Comune di Alessandria all'Istituto Musicale. Sono inoltre ascrivibili al Rivolta, secondo G. B. Rossi: un'ancona raffigurante la Vergine con il Bambino e vari Santi nella chiesa di Brignano; due dipinti raffiguranti il Cardinale de Medici al passaggio del Po presso Bassignana, Leone X; un bozzetto a tempera raffigurante un genio che scaccia le tenebre ed altro eseguito per il concorso per il sipario del Teatro Municipale; vari affreschi quale in Cristo in croce nella piazzetta S. Stefano, la Vergine con il Bambino nella contrada della Crosa, la Beata Vergine della Salve vicino alla Chiesa di S. Lorenzo; la Vergine delel Grazie con il Bambino e gli Angeli custodi nella volta della cappella eretta dal Cavasanti a Villeggiatura Scivana in Val Madonna e "ai quattro lati della volta suddetta sonovi nicchiati i quattro evangelisti copiati dalle stampe del Buonarroti (cfr. G.B. De Giorgi, op. cit.). Il 21 giugno 1858 B. Rivolta fu nominato direttore della Pinacoteca di Alessandria, ma il 4 luglio dello stesso anno rinunciò all'incarico. Nel settembre 1869 in qualità di esperto nominato dal Municipio, visionò i dipinti provenienti dalla soppressione delle Congregazioni religiose, senza però dimostrare la stessa sensibilità e conoscenza della pittura antica che aveva lasciato intendere acquistando per se un dipinto del 1655 di C. F. Nuvolone rffigurante la Maddalena penitente (C. Spantigati, op. cit.). Continua al campo "OSSERVAZIONI"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034265
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI in basso, entro cartella - ALOYSIVS.PATRIA.SAC.THEOL.DOCT.VIR.ANTIQUE.VITVTIS.AD.ALEN.CVRAN.QVE/ IMMEDIC.XENODOCHIO.LEG.EX.TESTAM.PRAEDVIUM.NVCVP.LA.RVFINA.V.A.LXXXV - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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