Sant'Eusebio

dipinto,

Il frammento schedato fa parte di un complesso decorativo più ampio e si colloca in alto a destra, come documentato dal lucido allegato alla scheda cartacea precedente, relativa alla Santa Caterina d'Alessandria; è riconoscibile grazie al nome scritto sulle pagine del libro che tiene in mano. Il santo è presentato frontalmente, con la mano destra levata in segno di benedizione; è seduto su un trono in legno di cui si vede lo schienale. Indossa un piviale blucon uno stolone crociato, bianco bordato di rosso, all'interno del quale sono dipinte piccole croci. Della veste si vede solo un lembo della manica verde bordata di rosso. Sul capo porta la mitria vescovile. Lo sfondo è blu

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'immagine di S. Eusebio, vescovo novarese, è uno dei frammenti emersi lungo la parete destra della navata, scoperto durante i lavori di restauro del 1961. La decorazione di cui faceva parte è sicuramente successiva alla fase di ampliamento della parrocchiale, con la strutturazione di tre navate, che si fa risalire al XIV secolo (P. Zanetta, La seconda chiesa nel Trecento, in "Appunti di Storia Religiosa Borgomanerese", 1982, I, n. 5, p. 17). L'intento descrittivo, la rirpoduzione dei particolari in chiave realistica (come le venature del legno o le rughe del viso) suggeriscono una datazione quattrocentesca, ma il persistere di durezze nel tratto e di arcaismi (come la schematicità della visione frontale o le inesattezze anatomiche) non consentono di inoltrare la data. A sostegno di una collocazione cronologica entro il primo quarto del XV secolo si possono proporre alcuni confronti con opere datate come il S. Orso in S. Martino di Bolzano Novarese, datato 1403; i santi Nicolò, Quirico e Albino, il San Gottardo, nella stessa chiesa di San Martino, datati 1422, che presentano stringenti analogie con il santo di Borgomanero nella formulazione degli elementi ornamentali dell'aureola, della mitria e del manto, nell'impostazione della figura e nella tipologia dei volti. Il Bertamini, riunendo questi affreschi ad altri accostabili stilisticamente, conservati al santuario della Madonna di Re, ha costituito un "corpus" riconducibile ad un unico artista che lui chiama "il Maestro della Madonna di Re", attivo fra l'ultimo decennio del XIV secolo ed il terzo decennio del successivo (T. Bertamini, Il pittore della Madonna di Re, in "Oscellanea", 1973, III, pp. 63-77). L'autore dell'affresco di Borgomanero si può avvicinare a quest'ambito e si dimostra legato a schemi iconografici e procediemnti diffusi in area novarese fino alle valli. Alla scheda cartacea è allegata n. 1 fotografia a colori dell'affresco recante sul retro il timbro: "BIBLIOTECA PUBBLICA E CASA DELLA CULTURA/ FONDAZIONE MARAZZA (BORGOMANERO)". Come riferimenti bibliografici si segnalano inoltre: G. Caviglioli, Il restauro della Chiesa, in "L'araldo", 1961, XV, n. 19, p.3; G. Caviglioli, Il restauro della Chiesa, in "L'araldo", 1961, XV, n. 20, p.3; G. Caviglioli, Devozione dei santi nella storia della parrocchia, in "L'araldo", 1980, XXXIV, n. 3, p.3; P. Zanetta, La Terza chiesa: 1499, in "Appunti di Storia Religiosa Borgomanerese", 1982, I, n. 13, p. 49
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034043
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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