reliquiario - a tabella, opera isolata - bottega della Valsesia (seconda metà sec. XIX)

reliquiario a tabella, 1850 - ante 1879

Il quadro contiene 218 reliquie. E'suddiviso in nove scomparti rettangolari e due a cuspide collegati da uno triangolare, che richiamano lo schema della facciata di una chiesa; racchiudono una serie di piccole reliquie con targhetta riportante il nome del santo e sono delimitati da barrette di legno a dorso dorato. All'interno del vano quadrato da essi definito e sopra il triangolo si sviluppano simmetricamente quattordici scomparti fogliformi e quattordici ellittici contenenti altre reliquie con targhetta e arricchiti da riccioli. Tutte le parti curvilinee ed i riccioli sono in lamina di ottone fissata ad alcuni pioli. All'interno di tutti gli scomparti il bordo è arricchito da un cordoncino verde, rosso o marrone chiaro avvolto da un filo a spirale. Il fondo degli scomparti è colorato (verde per quelli a foglia, blu nel timpano) o rivestito di carta operata marrone (quattro scomparti rettangolari e sei ovali piccoli) e bianca (sette scomparti rettangolari e sette ovali piccoli e l'ovale in centro). Le 218 reliquie sono piccolissime e fissate ad un piccolo fondo in carta bianca o verde con il bordo frastagliato

  • OGGETTO reliquiario a tabella
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    legno/ intaglio/ pittura
    ottone/ laminazione
  • AMBITO CULTURALE Bottega Della Valsesia
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come attesta l'iscrizione, il reliquiario fu donato nel 1879 dagli eredi di don Giovanni Francioni allora prevosto di Borgosesia ma quasi certamente di origini grignaschesi. La sua impostazione fa presupporre una maggiore antichità della parte superiore centrale a motivi vegetali rispetto a quella inferiore e alle due laterali caratterizzate da scomparti lineari. Tuttavia l'uso della lamina di ottone per le campiture a motivi vegetali non confermerebbe tale ipotesi. La tecnica usata, anche se con materiali diversi e varianti decorative, ha riscontri in altre zone (A. Barbero - C. Spantigati, Inventario Trinese, Fonti e documenti figurativi, Trino 1980, p. 61) e, in ambito valsesiano, ricorda i modi di un caratteristico artigianato di Vocca (G. Gallino, I figli dell'arte - Album valsesiano 1979, Borgosesia 1980, foto Antonini Alfredo - Vocca - Panieri in lagno arricciato), non del tutto scomparso. La data di esecuzione, visto il materiale impiegato, si può ragionevolmente collocare nella seconda metà dell'Ottocento e, tenuto conto del modo in cui è pervenuto alla chiesa, si può pensare che sia stato fatto realizzare proprio da don Giovanni Francioni a titolo personale e che in origine fosse collocato o nella sua abitazione di Borgosesia o in quella della famiglia a Grignasco; in questa ipotesi, la cornice potrebbe essere quella originale. Le reliquie erano comunque state donate al sacerdote dal Vicario Capitolare Giuseppe Zappata, durante la vacanza della sede arcivescovile, contenute in una "theca ex ligno formae quadratae, unico christallo munita ac vitta serica rubri coloris colligata" come attesta l'autentica datata 23/06/1864 che elenca una parte delle reliquie identificando le restanti come quelle di altri santi e sante (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Decreto di riconoscimento (23/06/1864)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033978
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Sul retro - DONO FATTO A QUESTA/ PAROCHIA (sic) DAGLI EREDI DI/ DON GIOVANNI FRANCIONI/ PREVOSTO DI BORGOSESIA/ 1879 - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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