decorazione plastica, insieme - bottega piemontese (metà sec. XVII)

decorazione plastica, 1640 - 1660

Ciascuna parete laterale della cappella presenta una nicchia centinata, percorsa lungo il perimetro da un bordino perlinato e con il catino adorno di un'ampia conchiglia. Intorno corre una cornice baccellata , fiancheggiata da volute e arricciata, in alto, da una testa di cherubino da cui si dipartono due festoni. Sopra l'architrave aggettante poggiano due angeli, assisi su riccioli affrontati, che reggono un nastro. La parte centrale della volta a botte della cappella è rivestita dalla ricca cornice a volute e bordi fitomorfi che circoscrive la superficie quadrilobata dell'affresco. Quattro angeli, due per parte, collegano questo con le due nicchie piene (anch'esse affrescate) definite da larghe cornici e arricchite lateralmente da una coppia di telamoni. Nei sottarchi si alternano medaglioni entro cartelle ovali e figure nelle quali si associano teste di cherubini e corpi di angeli i cui arti si trasformano in volute vegetali. Continua al campo OSSERVAZIONI

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE San Damiano d'Asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'elegante decorazione a stucco della cappella del Rosario fu presumibilmente eseguita intorno alla metà del XVII secolo. Confrontando, infatti, l'equilibrio compositivo e la tipologi adello svolgimento calligrafico di questo con i lavori a stucco del catino absidale, più ridondanti nelle forme e mossi nell'impaginazione, pertanto ascrivibile ad una fase più avanzata e tormentata dello stile barocco (cfr, scheda relativa), risulta evidente l'influenza dell'impronta classicheggiante che domina il gusto e la cultura figurativa della prima metàm del secolo. Tale gusto aveva trovato una delle più compiute espressioni, per quel che concerne la decorazione parietale, nelle soluzioni formali impiegate dagli stuccatori del castello del Valentino in Torino intorno al 1630 di cui possiamo riscontrare precisi riflessi. Un'ulteriore conferma può essere data dal raffronto con la decorazione di altre chiese piemontesi come ad esempio quella della cappella già di S. Carlo nella parrocchiale di Testona (AA.VV., "Ricerche a Testona. Per una storia della comunità", catalogo della mostra, Testona 1980-1981). La cappella fu d'altronde costruita a seguito della costituzione della Compagnia del Rosario avvenuta per Bolla pontificia il 9 dicembre 1598, come rende noto don Giuseppe Sardi, il quale elogia la bellezza degli stucchi: "Nè son da tacersi i ricchi lavori di stucco del Seicento che qui più che altrove fregiano la volta, le pareti e tutta la sagoma della cappella" (Giuseppe Sardi, "Memorie storiche relative alla Parrocchia di S. Vincenzo in S. Damiano d'Asti", Torino 1902). Interventi successivi, come la doratura del 1887 commissionata dallo stesso Sardi e ricordata dal Daneo: "per cura dell'attuale arciprete, tanto gli stucchi quanto la cappella tutta nell'anno 1887 furono ornati d'oro da intelligente artefice" (F. Daneo, "Il Comune di S. Damiano d'Asti", Torino 1888), e le seguenti ridipinture hanno in parte appesantito l'intera composizione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033895-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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