San Francesco d'Assisi

statua, 1640 - 1660

La statua rappresenta S. Francesco d'Assisi in estasi, dopo aver ricevuto le stimmate: le braccia allargate e sollevate, la bocca aperta ad esprimere stupore, gli occhi volti al cielo. La barba ed i radi capelli sono neri; il lungo saio marrone lo avvolge in un panneggio abbondante e la grossa corda che ne cinge la vita, con tre nodi, arriva fino a terra. Il santo poggia su di un piedistallo che, nella parte superiore, raffigura una roccia e si trova fissato alla parete del coro. La statua è dipinta anche sul retro

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ scultura/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Livorno Ferraris (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua non è menzionata nelle Visite Pastorali del Seicento e del Settecento. Fa parte di una produzione molto diffusa, caratterizzata da atteggiamenti patetici e convenzionali ai qualisi aggiunge a volte una certa rigidità d'esecuzione. Possiamo trovare un paragone nel S. Francesco nella chiesa di S. Giorgio a Fossano (cfr. M. Leone, "Scultura dell'età barocca nel fossanese", catalogo della mostra, Fossano 1976), databile alla prima metà del Seicento, dove il panneggio è più sintetico e l'impianto più statico. Riscontri più puntuali si trovano nella produzione statuaria per il Sacro Monte d'Orta, dove compaiono simili posizioni, panneggi e movimenti abbastanza sobri, per esempio nella V cappella, opera di seguaci del Prestinari, nella VI, del Prestinari stesso ed in altre cappelle ancora, databili alla prima metà del Seicento. Il S. Francesco di Livorno Ferraris, però, mostra una certa maggiore vivacità, confrontabile a quella della produzione dell'ambiente del Bussola (presente ad Orta dopo il Prestinati), dove il panneggio si fa più ricco e il movimento più sciolto. Quest'ultima considerazione è valida anche per la statua raffigurante un frate francescano che corrisponde, nella collocazione all'interno della chiesa, a quella di S. Francesco. In base a queste considerazioni possiamo riferire la datazione alla metà del XVII secolo. Una lavorazione simile, ma più mossa, presenta la statua lignea raffigurante S. Bernardo, della omonima cappella, in Livorno Ferraris e databile alla metà del Seicento (cfr, scheda cartacea n° 1, cappella di S. Bernardo). Per la scultura lignea Sei-Settecentesca: G. Gentile, "Per i quattrocento anni della Misericordia. Indagini e documenti sulla storia di Cavallermaggiore", Cavallermaggiore 1980. Per il Sacro Monte d'Orta cfr. C. Nigra, "Il Sacro Monte d'Orta", Novara 1940; G. Gentile, "Il Sacro Monte d'Orta", Torino 1963
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033548
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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