gradino d'altare, opera isolata - bottega piemontese (fine/inizio secc. XVII/ XVIII)

gradino d'altare, 1690-1710

La parte inferiore è decorata con motivi di foglie d'acanto ad andamento più sinuoso rispetto a quelle della parte superiore, e teste cherubiche a forte rilievo. La porticina del tabernacolo è ornata da un raggio in rilevo sormontato da una conchiglia con ai lati due volute. Le parti in rilievo mantengono il colore naturale del legno, mentre gli sfondi sono dorati

  • OGGETTO gradino d'altare
  • MISURE Altezza: 35
    Larghezza: 240
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Livorno Ferraris (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'alzata, che non è menzionata nelle Visite Pastorali del Sei e Settecento, decora l'altare ricordato dalla Visita Pastorale di Pietro Secondo Radicati, nel 1723, come: "Altare con due gradini di mattoni". Il tabernacolo invece è citato nel 1765 dalla Visita di Giuseppe Luigi Avogadro: "tabernacolo con fine croce di bosco". Il tipo d'intaglio e la decorazione possono far riferire la datazione ad un periodo compreso tra la seconda metà del Seicento e l'inizio del Settecento. Infatti troviamo girali d'acanto e teste cherubiche a forte rilievo nell'ornato di alcuni oggetti appartenenti a quel periodo, conservati nella chiesa di S. Bartolomeo, nella vicina frazione Garavoglie e nella Cappella di S. Bernardo, in Livorno stessa. Tali oggetti sono tipici di una produzione molto diffusa nei secoli XVII e XVIII nella zona biellese-vercellese-casalese, e presentano nei centri minori caratteristiche più marcatamente artigianali, mantenendo la tendenza ad una decorazione molto ricca (cfr. D. Lebole, "La chiesa biellese nella storia e nell'arte, Biella 1962). Dietro l'altare, sotto l'intonaco, spuntano tracce di un affresco non identificabile (per ora) completamente scialbato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033532
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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