San Michele Arcangelo

dipinto, ca 1760 - ca 1760
Frassi Vitaliano (attribuito)
notizie metà sec. XVIII

Il dipinto raffigura S. Michele, in armatura, accompagnato dal suo attributo caratterizzante, il drago in catene. S. Michele, seduto su una nuvola, pesta con un piede il drago e lo tiene in catene, mentre un angioletto lo trafigge con la spada. Con la mano sinistra il santo, drappeggiato in rosso, regge la cornice posta all'interno del riquadro della tela, ad inquadrare un sottostante affresco della Madonna con Bambino. Sei angioletti in volo nella parte superiore della composizione circondano questa apertura della tela intorno al riquadro mostrante l'affresco. Due di essi sembrano sorreggerne la cornice

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Frassi Vitaliano (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Moncalvo (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La Chiesa di S. Maria delle Grazie fu già sede della Confraternita di S. Michele Arcangelo. La singolare suddivisione dell'opera si spiega con la volontà di voler sfruttare il preesistente affresco della Madonna con Bambino, un tempo nella chiesa parrocchiale di S. Maria di Piazza di Mondovì (cfr. G. Minoglio, "Moncalvo. Brevi cenni storici", Torino 1877, II edizione 1884; sacerdote C. Lupano, "Moncalvo Sacra", Moncalvo 1899). Lo stile dell'immagine, ormai faticosamente leggibile, ci rimanda almeno alla fine del XV secolo o all'inizio del XVI, epoca in cui la Parrocchiale di S. Maria di Piazza era in uso (essa risulta distrutta nel 1536: cfr. "Inaugurandosi la nuova facciata della parrocchiale", 1932). L'affresco fu probabilmente trasportato nell'antica chiesa di S. Maria delle Grazie (che sorgeva nello stesso luogo dell'attuale chiesa della Madonna) nel 1575, quando la parrocchia cominciò a funzionare in questa chiesa preesistente (Minoglio, op. cit.). Con la ricostruzione della chiesa ad opera dell'arch. conte F. O. Magnocavallo l'affresco dovette trovare l'attuale sistemazione (1758 ca.). Si può ritenere pertanto che la tela con S. Michele e il drago sia stata dipinta in quel momento, in modo da rendere unitaria la decorazione della chiesa. Le opere furono poste proprio al centro del coro per sottolineare che la chiesa era dedicata alla Madonna e che vi risiedeva la Confraternita di S. Michele. Anche da un punto di vista stilistico l'ipotesi cronologica sembra attendibile, specialmente se si confrontano i putti della tela con quelli presenti nella pala della Madonna del Rosario della stessa chiesa della Madonna, probabilmente dipinti dalla stessa mano (cfr. scheda relativa). La tela e l'affresco sono citati solo in un inventario non datato, conservato nell'archivio parrocchiale di Moncalvo, in cui si nomina una "effigie della Madonna delle Grazie insorta nel muro con sua icona rappresentante S. Michele Arcangelo ed altri angioli, con cornice indorata". Un altro dato che può confermare la datazione agli anni immediatamente successivi al 1758 per la tela e la sistemazione dell'insieme è il fatto che le misure dell'opera coincidono con quelle dell'edicola in cui è inserita, disegnata dall'arch. Magnocavallo ed eseguita da Franco Antonio Longhi stuccatore in quell'anno, assieme ai lavori per gli altri altari (Archivio)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033404-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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