paramento liturgico,

Il parato è costituito da due tunicelle, una pianeta, un velo da calice, due stole, due manipoli, una borsa. La tunicella è formata da 17 frammenti ed è foderata con una tela incerata. Galloni argentati riquadrano le parti centrali anteriore e posteriore, lo scollo e le maniche, mentre un gallone più piccolo borda l'intero manufatto. Denominazione tecnica: lampasso lanciato. Disegno: rapporto cm. 53 x 34. Impostazione verticale resa da grandi cornici a festone polilobate che nel loro andamento creano maglie romboidali racchiudenti un motivo a ventaglio, circondato da foglie e piccoli fiori. Le maglie sono inoltre raccordate tra loro da un nastro a pizzo. Lateralmente, doppie cornici festonate incrociano a otto racchiudendo piccoli motivi floreali. Fondo rosa, disegno argento. Analisi tecnica. Orditi: uno di fondo, seta rosa, 72 fili/cm, uno di legatura, seta bianca, 24 fili/cm. Trame: una di fondo, seta rosa, 27 colpi/cm; una lanciata, argento filato 27 colpi/cm. Al fondo del tessuto, prodotto da ordito e trama rosa, si sovrappone la trama lanciata d'argento, l'unico che descrive il decoro, introdotta ad ogni colpo della trama di fondo, legata in diagonale 3/1 (direzione Z al diritto) da un ordito supplementare bianco, regolarmente spaziato tra i[continua nel campo Osservazioni]

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA filo di cotone
    TELA DI COTONE
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Vicoforte (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Motivi analoghi a quello del parato in esame sono già presenti alla fine del XVII secolo, ma il momento di maggiore diffusione di questo genere decorativo si colloca solitamente nel primo quarto del secolo XVIII. Il tessuto presenta effetti di grande luminosità, dovuti all'impiego della trama d'argento abbinata alla seta di colore rosa, tanto da poter essere comparato ai manufatti con decoro a maglie in cui prevalgono la trama d'oro o d'argento, unite a trame di seta nei colori pastello - i cosiddetti "ganzi" - caratteristici di una produzione iniziata a Venezia e diffusasi presumibilmente in altre manifatture nella prima parte del secolo XVIII. Un documento d'archivio del Santuario, l'Inventaro del 1812, cita a fol. 6, voce "Ternari": "[...] n. 1 glassé in argento con fondo rosso, gallone in argento a bindello, e fodera bianca di moella. In ottimo stato e completo". Potrebbe trattarsi dello stesso manufatto, un tempo forse con un fondo rosa così intenso da poter essere assimilato alla gamma dei rossi. Per riferimenti e confronti: O. von Falke, kustgeschite der Seidenweberei, Berlin, 1913, schede nn. 502, 503, 504, 505; D. Devoti, L'arte del tessuto in Europa, Milano, 1974, scheda n. 169B; B. Markowsky, Europaische Seidengewebe des 13-18 Jahrhunderts, Colonia, 1976, schede nn. 508, 514, 520; Five Century of Italian Textiles, catalogo della mostra, Firenze, 1981, p. 265
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031269-0
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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