San Francesco d'Assisi

statua,

Il santo è rappresentato in piedi, con le braccia incrociate sul petto, il capo reclinato e lo sguardo abbassato. Indossa il saio marrone con la cintura di corda in vita. L'aureola metallica è leggermente schiacciata sulla destra. La statua poggia sun un basamento esagonale, sostenuto, a sua volta, da un basamento più ampio, semiesagonale, scavato da una modanatura e dipinto per simulare una pietra grigia (prima fascia) e un marmo di colore rossiccio (seconda fascia). Il basamento è del tutto simile a quello della statua della Vergine Immacolata sopra l'altare corrispondente sul lato sinistro del presbiterio. La statua è collocata entro una nicchia chiusa da un vetro e circondata da una cornice rettangolare centinata, composta da un listello di legno dorato e da una fascia di marmo grigio chiaro con cartelle ornamentali di marmo ocra con inserti di marmo nero, agli angoli e al centro dei lati

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA legno/ scultura/ intaglio/ pittura/ verniciatura
  • ATTRIBUZIONI Cassina Francesco (1859/ 1947)
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua di S. Francesco d'Assisi non si trova citata nei libri di contabilità e negli inventari della parrocchiale. Nel 1880 il De Vit non registra ancora il culto di S. Francesco d'Assisi presso l'altare di S. Fortunato; nel 1914 Mons. Cavigioli informa che "Oggi vi ha sede la fiorentissima Congregazione del Terz'Ordine di S. Francesco d'Assisi" (cfr. G. Caviglioli, Almanacco Sacro Borgomanerese, 1914, settembre, s.p.). È probabile, quindi, che l'opera sia stata eseguita tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, forse dallo stesso Francesco Cassina che nel 1903 compì il S. Rocco per l'omonimo altare della parrocchiale (cfr. scheda cartacea n. 28). L'assenza di annotazioni nei registri di contabilità può dipendere dal fatto che a commissionare la statua fu la Congregazione o che sia stata offerta da un donatore. Confrontando il S. Francesco con il S. Rocco, sicuramente eseguito dal Cassina, si possono cogliere delle affinità stilistiche quali il modellato morbido, le superfici levigate, mentre sul piano iconografico ed espressivo l'immagine di S. Francesco appare più statica e dimessa, accanto alla formulazione plasticamente più varia del S. Rocco. D'altra parte questi dati sono fortemente influenzati dai modelli iconografici e la statua di S. Francesco non si allontana dall'immagine tradizionale dell'umile fraticello delle raffigurazioni devozionali dell'Ottocento. Accomuna le due opere il moderato realismo che non esclude un'intenzione idealizzante di derivazione purista. È possibile, pertanto, avanzare un'attribuzione a favore di Francesco Cassina, scultore di origine valsesiana, formatosi alla scuola di scultura di Varallo e prosecutore, ad un discreto livello tecnico, della tradizione di scultura lignea policroma. Della sua attività valsesiana rimane una Madonna con Bambino in collezione privata pastore (cfr. C. Debiaggi, Dizionario degli artisti valsesiani, Varallo, 1968, p. 32); dopo il suo trasferimento a Borgomanero eseguì, oltre al S. Rocco della parrocchiale, la statua del Sacro Cuore nella chiesa del Ricovero, mantenedosi nell'ambito della produzione devozionale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031229
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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