San Francesco Saverio

dipinto,

Il santo è rappresentato in ginocchio con lo sguardo rivolto ad uno squarcio luminoso nel cielo, da cui scende una colomba; tiene la mano sinistra sul petto e l'altra, un po' discosta, con il palmo aperto. Indossa una cotta bianca e la stola. A sinistra, su un altarolo ricoperto da un drappo, compare un crocifisso. Un angioleto, seduto in primo piano a sinistra, regge un bastone con la destra e un libro aperto appoggiato sulle ginocchia. Il fondo è occupato da profili di alberi che individuano zone di colore digradante dal verde cupo al verde grigio e si stagliano sull'orizzonte verde chiaro con riflessi dorati. La tonalità dominante è il verde grigio, utilizzato anche per l'altarolo, il Crocifisso e le profilature della veste del santo; per il rimanente la cotta è di un bianco opaco, con le sfumature del panneggio in grigio. La tela è inserita in una cornice di legno mistilinea, dorata e percorsa da modanature

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare sopra il quale si trova il quadro era dedicato in origine allo Spirito Santo; il titolo di S. Francesco Saverio fu aggiunto "pel voto fatto...dalla Comunità in occasione della peste dell'anno 1629" (cfr. V. de Vit, Memorie storiche di Borgomanero e del suo mandamento, Prato, 1880, p. 131, nota 3). Il dipinto però deve essere stato eseguito più tardi, in occasione del rifacimento del settore presbiteriale e dei due altari a lato di quello maggiore, nella seconda metà del secolo XVII. L'inventario del 1698 registra infatti che nella cappella di S. Francesco Saverio "...vi è il Quadro di S. Francesco Xaverio dipinto a oglio sopra la tela col suo fornamento, et finimento in tutto e per tutto uniforme à quello di S. Filippo Neri sudetto, eccettuato, che nel mezzo del padiglione vi è l'effigie dello Spirito Santo figurato in Colomba sfavillante tutto all'intorno di raggi" (Archivio Storico Diocesano di Novara (A.S.D.No), Inventario della Chiesa Collegiata Insigne e Capitolo di Borgomanero, 1698, fol. 3v.). In origine il quadro si trovava sopra il deposito delle sacre reliquie ed era inserito in una cornice a stucco; con il rinnovamento settecentesco della decorazione interna della parrocchiale, l'altare di S. Francesco Saverio assunse il titolo di S. Nicola e fu eseguito un dipinto di maggiori dimensioni raffigurante in nuovo santo dedicatario; il quadro di S. Francesco Saverio fu inserito in una cornice di legno dorata, con un profilo che si adattasse alla nuova sistemazione della cappella, e fu collocato in alto, dove attualmente si trova. Dal punto di vista della composizione il dipinto non rivela originalità inventiva, ma ripropone uno schema diffuso nella pittura devozionale del '600, anche sul piano stilistico l'opera non si allontana da alcune formule tipiche della pittura seicentesca (chiaroscuro intenso, lame di luce, realismo tipologico, atteggiamento devoto) e solo la tonalità un po' opaca e il ritmo lento della composizione suggeriscono una datazione tardo-seicentesca, nel momento di passaggio ai nuovi orientamenti della pittura del '700, che venivano portati in territorio novarese da artisti come il Bonola e l'Abbiati che avevano avuto contatti con l'ambiente romano. Il dipinto in esame potrebbe essere opera dello stesso artista che ha eseguito in quegli stessi anni il quadro raffigurante l'Apparizione della Vergine a S. Filippo Neri (cfr. scheda cartacea n. 51). I due dipinti hanno in comune lo schema compositivo, l'impostazione e la tipologia delle figure, anche se nel complesso il quadro di S. Francesco Saverio appare più convenzionale e stilizzato. Si può quindi riproporre, per un'ipotesi attributiva, il nome di Francesco Ferrari di Valduggia, che fra il 1690 e il 1692 eseguì diversi quadri per la confraternita del SS. Sacramento, ma del quale non si hanno notizie biografiche e non si conosce l'attività, dal momento che nella parrocchiale borgomanerese non sono rimaste opere a lui sicuramente attribuibili. L'unico accenno, è offerto da Casimiro Debiaggi in forma dubitativa e da verificare (cfr. C. Debiaggi, Dizionario degli artisti valsesiani, Varallo, 1968, p. 57)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031228
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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