Il coro è composto complessivamente da trentanove stalli: tre su ciascuno dei quattro lati interni, sei lungo le pareti laterali del coro e nove sulla parete di fondo. Le due file degli stalli laterali sono chiuse da uno sportello incernierato. Lo schienale degli stalli dei lati interni presenta una semplice specchiatura rettangolare; i sedili sono scanditi e sostenuti da pannelli sagomati con modanature e volute; sul retro sono appoggiati il leggio e l'inginocchiatoio degli stalli superiori. Questi ultimi ripropongono la struttura degli stalli anteriori, arricchita dal punto di vista decorativo: il pannello dello schienale racchiude una cornice di modulo rettangolare con spezzature; i braccioli sono realizzati con una doppia voluta ornata da foglie d'acanto e un motivo floreale; il piede è composto da una voluta con foglia di acanto che termina sullo zoccolo di legno con una zampa di leone. Sopra agli stalli, lungo le pareti, corre una doppia serie di pannelli rettangolari: semplici e di modeste dimensioni quelli più in basso, simili agli schienali degli stalli quelli soprastanti. Questi ultimi sono scanditi da figurette di angeli-cariatidi che poggiano su un basamento con doppia voluta e festone con elementi fitomorfi [continua nel campo Osservazioni]

  • OGGETTO stalli del coro
  • ATTRIBUZIONI Buzio Giovanni (notizie 1685-1686)
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il coro fu eseguito nell'ambito dei lavori di ristrutturazione della parrocchiale borgomanerese nella seconda metà del XVII secolo; il presbiterio venne interamente rifatto e per consentire un ampliamento in profondità, senza occupare la via retrostante, fu in parte sopraelevato, determinando un passaggio coperto detto "il voltone". Le "quindici sedie fatte di noce cioè tre per cadun lato et nove di dietro" (Archivio Parrocchiale di Borgomanero (A.P.B.), Inventario della Chiesa Parrocchiale, 1617, fol. 5r.) non erano adeguate al nuovo spazio che si era venuto a creare e alla ricca ornamentazione di stucchi barocchi e legni dorati di cui l'altar maggiore del Pini (1680) era una delle espressioni di maggior rilievo (cfr. scheda 0100031225). Tra il 1685 e il 1686 si registrano i pagamenti a mastro Gio Buzio "che a fatto le sedie del coro" (A.P.B., Libro della Tesoreria, 1680-1717, foll. 36 e 37); la prima rata del 1685 ammontava a 60 lire "a conto suo avere in due volte", la seconda, del 20 febbraio 1686, è di 17 lire "opere varie de le sedie fate nel chore"; è probabile che il coro sia stato eseguito nel 1685, quando viene pagata anche la "ferada" dell'altar maggiore, cioè nel momento in cui si stanno completando la decorazione e l'arredo nel settore presbiteriale. Non si hanno notizie di Giovanni Buzio che non viene citato altrove per lavori all'interno della parrocchiale e del quale non viene indicata la provenienza; per questo motivo e per la presenza di tale cognome nell'ambiente borgomanerese, potrebbe trattarsi di un artigiano locale, ma è soltanto una ipotesi. L'autore degli stalli corali sembra possedere una formazione ancora legata a modelli cinquecenteschi o di passaggio fra '500 e '600, si vedano, ad esempio, l'uso di dentelli e astragali, il ricorrere della foglia d'acanto, il motivo a zampa di leone, l'andamento piatto e un po' geometrico di certe volute. Tuttavia, è in atto la recezione della sensibilità barocca, più mossa e turgida nelle forme, come si può vedere nelle sagome e nella decorazione dei braccioli, ma soprattutto nei vivaci angioletti-cariatidi che sono debitori delle figurette che compaiono nell'altare del Pini che potrebbe essere intevenuto a livello di progetto, a fianco di mastro Giovanni. Questi, pur non allontanandosi da moduli tradizionali dell'intaglio ligneo lombardo (si confrontino gli stalli corali nella chiesa di S. Giuseppe di Arona, metà del secolo XVII, per la struttura e la presenza di figurette-cariatidi), immette nuova vita e una ridente, quasi ironica, spigliatezza, negli atteggiamenti dei puttini e assume un repertorio decorativo (festoni, foglie, morbide volute) decisamente orientati in direzione barocca
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031219
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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