reliquiario a ostensorio,
Il reliquiario è formato da una teca circolare sostenuta da un piedistallo sagomato con il nodo a pera allungata. In alto c'è una piccola croce con le estremità trilobate. Il piede circolare è scandito da una serie di modanature concentriche. L'apertura circolare, al centro, consente di vedere il medaglione appeso all'interno. Il medaglione, chiuso da un vetro, contiene un frammento d'osso di S. Fortunato Martire, appoggiato sul fondo rivestito da un tessuto operato con fili d'oro; c'è anche un piccolo cartiglio con iscrizione. Tutt'intorno alla teca ornato in carta dorata, piegata a fisarmonica
- OGGETTO reliquiario a ostensorio
-
MATERIA E TECNICA
lega metallica/ fusione
carta/ doratura
VETRO
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il corpo di S. Fortunato martire giunse a Borgomanero nel 1614; faceva parte delle reliquie inviate da Roma a Novara nel 1603 dal sacerdote G. B. Cavagna di Momo. In seguito a dubbi dell'autorità ecclesiastica sull'autenticità delle reliquie, il Cavagna fu arrestato e le reliquie riposte sotto l'altar maggiore della cattedrale; il Cavagna fu poi liberato per l'interessamento del vescovo novarese Bascapè che "nel 1609 ottenne da papa Paolo V il permesso di distribuire le reliquie" (cfr. A. Papale, Le Reliquie conservate in S. Bartolomeo di Borgomanero. Note e documenti, in "Appunti di Storia Religiosa Borgomanerese", 1982, I, nn. 8 e 9, p. 34). La comunità borgomanerese riuscì ad ottenere il corpo intero di S. Fortunato che fu consegnato il 21 novembre 1614, raccolto in una cassetta di piombo e solennemente portato in processione il 14 dicembre, collocato nell'urna di marmo espressamente fabbricata e posta sotto l'altare maggiore della parrocchiale. Nel 1735 la cassetta di piombo fu trasferita nel deposito delle reliquie sopra l'altare dello Spirito Santo a fianco dell'altare maggiore e nel 1742 il prevosto Curti "procedette a un nuovo esame e tolse una scheggia ossea dal cranio per accostarla alla venerazione e al bacio dei fedeli in una teca d'argento" (G. Caviglioli, Almanacco Sacro Borgomanerese, 1914, settembre). La teca d'argento potrebbe essere il piccolo reliquiario qui schedato, ma l'inventario della parrocchiale del 1758 non fa menzione di questo oggetto, mentre nel 1866 l'Atto d'Inventario registra la presenza di "Un piccolo deposito in forma rotonda col suo piedistallo, il tutto di rame inargentato che contiene una reliquia di S. Fortunato Martire". Nel 1811 il corpo di S. Fortunato era stato collocato in una nuova urna di rame argentato, ed è possibile che in quell'occasione si fossero staccati dei frammenti d'osso o fossero stati espressamente richiesti per inserirli in piccoli reliquiari. La forma semplice e il disegno sobrio e lineare del piccolo reliquiario non contrasterebbero con una datazione alla metà del Settecento, ma l'oggetto probabilmente appartiene agli inizi del 1800, quando si manifesta nuovo interesse per il copatrono S. Fortunato e viene ricollocato il corpo nella nuova urna. Non si hanno indicazioni relative all'artigiano o alla bottega che ha eseguito il reliquiario
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031217
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI teca/ in alto - Ex oss. S. Fortunati Martyris - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0