reliquiario antropomorfo - a braccio, opera isolata - bottega milanese (inizio sec. XVIII)

reliquiario antropomorfo a braccio,

Al centro del braccio è intagliata un'apertura ovale incorniciata da due palme incrociate e chiusa da un vetro. All'interno c'è una piccola teca con la reliquia trattenuta da due anelli di filo dorato; il tessuto rosso che riveste il fondo è decorato con paillettes e due stelle realizzate con una sottile passamaneria d'argento. Sopra la reliquia si svolge un piccolo cartiglio dorato su cui è scritto in nome del santo. La mano stringe un coltello, strumento del martirio di S. Bartolomeo; sul manico sono sottilmentre incisi elementi ornamentali con palmette e girali vegetali. Il braccio, che termina in basso con il panneggio della manica, è inserito sulla base con innesto a baionetta. I lati di base sono scavati da doppie volute con foglie d'acanto e poggiano su quattro leoni accucciati che conservano tracce di doratura. Sul lato frontale vi è uno scudo bombato incorniciato da volute fogliacee e ventaglietti; la superficie restante dei lati è ricoperta da una fitta e minuta punzonatura. Piccole punzonature e incisioni si rilevano anche su altri elementi. Ai lati del ripiano su cui poggia il braccio vi sono due palme saldate; alcuni elementi inseriti sulle palme, come le bacche con peduncolo, sono avvitati o saldati

  • OGGETTO reliquiario antropomorfo a braccio
  • MATERIA E TECNICA argento/ doratura/ laminazione/ sbalzo/ cesellatura/ fusione
    CARTA
    filo dorato
    paillettes
    TESSUTO OPERATO
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Milanese
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le reliquie di S. Bartolomeo apostolo e martire, dedicatario della parrocchiale, sono già segnalate fra le "Reliquie antiche di detta Chiesa Collegiata che per traditione si tengono" (Archivio Parrocchiale di Borgomanero (A.P.B), Inventario della Chiesa Parrocchiale, 1617, fol. 14v.). Nel 1599 si aggiunse un "Osso di S. Bartolomeo Apostolo posto in un vasetto d'Argento, rinchiuso nel bracchio di Rame argentato col coltello in mano" (Ibidem, fol. 14r.). La reliquia, insieme ad altre portate solennemente a Borgomanero, faceva parte dei sacri resti inviati a Novara dal sacerdote G. B. Cavagna di Momo che li aveva raccolti a Roma, dove prestava servizio in casa Mattei. La data in cui le reliquie giunsero a Novara è il 26 luglio 1600, perciò la data dell'Inventario borgomanerese dovrebbe essere aumentata di un anno, oppure si può pensare che "queste Reliquie siano relative ad un precedente invio del Cavagna" (cfr. A. Papale, Le Reliquie conservate in S. Bartolomeo di Borgomanero. Note e documenti, in "Appunti di Storia Religiosa Borgomanerese", 1982, I, nn. 8 e 9, p. 31). La descrizione del braccio reliquiario viene ripresa dall'Inventario del 1698, ma quello del 1758 registra la sostituzione del braccio di rame argentato con uno d'argento eseguito nel 1706. Il 29 agosto di quell'anno, dopo una messa solenne, il vescovo di Novara, G. B. Visconti, riconobbe e trasportò la reliquia di S. Bartolomeo "dal braccio vecchio nel braccio nuovo d'argento, la quale doppo la processione fù esposta al baccio del Popolo" (Archivio Parrocchiale di Borgomanero (A.P.B), 1680-1711). L'esecuzione del nuovo braccio del peso di 145 onze, comportò la spesa di ben 1394 lire, "in parte sono nella Tesoreria" e in parte venuti di limosina, come nel foglio qui annesso." (Ibidem); infatti nella pagina del libro dei conti, dove viene registrata la spesa, è stato inserito un foglio nel quale sono riportate minuzionsamente le elemosine raccolte e le spese effettuate che si prolungarono fino all'agosto del 1707. Realizzato all'inizio del Settecento, il reliquiario esprime nelle forme mosse e nella composizione animata del basamento, il gusto della decorazione barocca. Le forti sagomature dei lati, il modellato pieno delle volute, le figurette leonine, appartengono al repertorio barocco, ma alcuni particolari più aggraziati e guizzanti preannunciano gli esiti più eleganti e le forme più esili dell'ornamentazione settecentesca. Interessante è l'impegno dell'artista per una resa naturalistica del braccio, accuratamente sagomato, con il rilievo delle vene e la mano atteggiata con l'indice alzato; questo incontro di precisione anatomica e fantasia decorativa non è infrequente nei reliquiari di età barocca. La qualità dell'oggetto conferma la provenienza da una bottega orafa milanese, cui fa riferimento esplicito la nota di spesa, senza però precisarne il nome. Le due palme laterali, considerando la linearità del disegno e la presenza di saldature, potrebbero essere un'aggiunta successiva o aver subito dei rimaneggiamenti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031215
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • ISCRIZIONI teca - S. Bartholomei A - corsivo - a penna - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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