San Biagio

dipinto, post 1675 - ante 1699

Il dipinto presenta una gamma cromatica scura: sullo sfondo un cielo azzurro scuro, con nubi grigie, riflessi rosa e gialli all'orizzonte e alberi di colore bruno scuro. S. Biagio, in posizione quasi frontale, a figura intera, posto al centro del quadro, ha un manto verde-oliva cangiante in bruno con bordi dai riflessi rosa, un abito grigio con fasce giallo-ocra, dalle pieghe fitte e rigide, guanti lucidi di colore grigio e mitria di colore bruno-ocra. Con la mano sinistra, sulla quale compare una piccola croce di colore rosso, regge il pastorale di colore nero e giallo-ocra. Il santo ha carnagione di colore rosa-arancio e barba di colore grigio scuro. Alla sua destra è raffigurato un putto roseo, con gote arrossate, labbra rosse, capelli castani, che regge il pettine per cardare (attributo del martirio del santo) di colore grigio. Nella parte inferiore della tela, di colore olivastro, inserita in una decorazione a volute e conchiglia di colore giallo-senape compare su fondo grigio una scritta in nero indicante l'anno di annessione dell'Ospedale di S. Biagio a quello di S. Antonio

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centro-settentrionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale dei SS. Antonio e Biagio
  • INDIRIZZO via Venezia, 16, Alessandria (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pessimo stato di conservazione delle tele, con le medesime dimensioni e della stessa mano, e le diffuse ridipinture, non permettono una precisa lettura stilistica dei quadri. Una scritta, in basso, inserita in una decorazione con conchiglia, ricorda le cartelle seicentesche e il loro scopo didattico esplicativo. Tale tipologia appare diffusa, nell'alessandrino, per tutto il XVIII secolo. Si legge in essa la data del 1566, che non può valere per l'esecuzione dei dipinti, ma che si riferisce all'unificazione dell'Ospedale di S. Antonio a quello di S. Biagio. Tale unificazione avvenne nella sede dell'Ospedale di S. Antonio, in via Treviso, e solo nel 1790 vi fu il passaggio alla sede attuale in via Venezia. Anche tale data non può valere per l'esecuzione dei dipinti, ma si potrebbe ipotizzare interventi e ridipinture per adattare la vecchia tela alla nuova collocazione. I dipinti si trovano alla sommità dello scalone, in un riquadro del muro a sinistra dell'entrata (oggi in disuso) al Salone delle Adunanze, è collocato quello di S. Antonio, mentre a destra si trova quello rappresentante S. Biagio. Lo scalone venne progettato dall'architetto Alessandro Antonelli, e realizzato dopo il 1835 (Agapiti, L'ospedale Civile di Alessandria, in "Alexandria", II, 1934, fasc. 4, p. 5, fig. a p. 2), ma non si sa se venne studiata l'architettura della parete in funzione delle preesistenti tele o se queste vennero adattate alla forma e alle dimensioni dei riquadri. Le vicende della costruzione dell'Ospedale non forniscono, quindi, date plausibili per l'esecuzione dei dipinti che rivelano, seppur genericamente, caratteri stilistici di area piemontese sulla fine del XVII secolo. Il dipinto con S. Antonio compare in un inventario del 1960 (Archivio Ospedale) al n. 62 definito come "quadro grande a muro - 1566", mentre è su tela e la data è da riconnettersi a quella dell'iscrizione; quello con S. Biagio, nel medesimo inventario, è indicato al n. 63 con la descrizione "quadro grande a muro - 1566"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100030986-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso/ al centro/ entro cartiglio - SANCTO ANTONIO AUSPICE/ DOMUS AD CORPORUM VALITUDINEM REFICIENDAM/ ANTE MCD. ANNUM CONSTRUCTA/ SANCTI BLASII NOSOCOMIO/ ANNO MDLXVI ANNECTITUR - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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