San Valentino
Il busto è scolpito a tutto tondo e presenta sul retro uno sportellino che chiude il vano in cui sono conservate le reliquie. L'espressione patetica è accentuata dalla linea fortemente sottolineata delle sopracciglia (forse ridipinte coma anche altri particolari deegli occhi). Il viso è incorniciato da barba e capellio morbidamente arricciati. L'aureola è costituita da una stella stilizzata inscritta in un cerchio e spezzata nella parte destra. Il santo indossa una tunica chiusa da una fila di bottoni e da una sopravveste smanicata con colletto festonato da cui pendono due nastri. Il colore dominante è l'oro, a cui si aggiungono il rosso di alcuni particolari decorativi, il bruno dei capelli, e l'incarnato dipinto al naturale. La stesura del colore è compatta ma forse in parte ripresa nel secolo scorso (soprattutto sul capo). Il busto poggia su un basamento sottile percorso da modanature poggiante su sostegni a voluta scanalata; presenta una decorazione di girali fitomorfi in oro su fondo blu; l'iscrizione è su un'etichetta in carta incollata, vergata in rosso (forse è ottocentesca)
- OGGETTO reliquiario a busto
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
- LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La reliquia di San Valentino appartiene al gruppo di reliquie consegnate il 21 novembre 1614 al primo coadiutore della parrocchiale di Borgomanero, Giacomo de Carlini dal "Signor Canonico Archidiacono Michel Angelo Marchesi delegato da Monsignor vescovo per la distribuzione delle Reliquie state trasportate da Roma a Novara dal Sacerdote Gian Battista Cavagna, e custodite sotto l'Altar Maggiore della Città di Novara...et in duabus capsulis argenteri fuerunt reconditae Sacrae Reliquiae Sancti Romani Martiris, et S. Leonidae Virginis, et Martiris reponendae in duobus Brachiis ad hunc effectum paratis, et in dicta Parocchiali Burgimanerii existentibus..." (Borgomanero, Archivio Molli s.d.). L'inventario del 1617 ricorda nell'elenco delle reliquie: "Osso di S.to Valentino Martire posto in un vasetto d'argento et rinchiuso in una testa di legno col suo busto dipinto et indorato" (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Inventario della Parrocchiale (1617), f. 13v), descrizione ripresa nel successivo inventariodel 1698 ed il quello del 1866. L'iscrizione a penna sotto il basamento, "Cavagnia di Novara" va riferita a G. B. Cavagna di Momo "agri Novariensis" che aveva raccolto e inviato a Novara le reliquie. Il busto di S. Valentino va accostato, per identità di struttura e analogie tipologche e stilistiche, ai busti di S. Deodato, S. Leonida e S. Lucio che hanno in comune l'autore o, eventualmente, la bottega che li ha eseguiti. Il confornto più diretto è con il busto di San Lucio, per l'evidenza naturalistica dei particolari del volto (si vedano il naso, la bocca semiaperta, le rughe), per il trattamento dei capelli e della barba, la sobrietà dell'abbigliamento, l'aureola a stella. Si può estendere quindi a questo oggetto il discorso culturale e stilistico proposto per i precedenti reliquiari. Il linguaffio piani e umanamente vero dell'artista, sembra cogliere le istanze naturalistiche della problematica figurativa agli esordi del Seicento, che, in un'area prossima a Borgomanero, il Sacro Monte di Varallo, trovava dei D'Enrico dei vigorosi interpreti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100030878
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1982
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI Sul basamento - S. VALENTINO MARTIRE - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0