Cristo benedicente

dipinto, 1500 - 1510

Raffigura il Crito in piedi, con la destra alzata in atto benedicente segnata dal foro del chiodo; nella sinistra tiene il globo. Sulla veste blu oltremare con i bordi dorati è panneggiato il manto rosso soppannato di bianco. L'ambientazione è semplice: i piedi poggiano su un pavimento a riquadri che sale ripido verso il fondo, verde con un riquadro blu. Una lacuna irregolare percorre l'affresco in tutta la sua altezza lungo il lato destro

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco fu rinvenuto dietro l'urna di San Fortunato, sopra l'altare omonimo a destra dell'altar maggiore, durante i lavori di restauro compiuti all'interno della parrocchia nel 1961. Al momento della scoperta venne avanzata l'attribuzione ad Antonio Zanetti detto il Bugnate (F. Allegra, Borgomanero. Cronache di un millennio (962-1963), 1963, p. 83) sulla base di un documento notarile del 1545, in cui si registra il pagamento al pittore per opere eseguite nella cappella un tempo dedicata allo Spirito Santo (Novara, Archivio di Stato, Minutario F. Pellizzari, datum in solutum del 16 ottobre 1545; G. Bonola, Il trittico di Borgomanero, in "Archivio Storico dell'Arte", 1896, anno I, fasc. V). Tuttavia, il confronto con la tavola dell'Ultima Cena ritrovata poco tempo dopo e con gli affreschi di Baceno che documentano l'attività del pittore di Borgomanero, non consente di sostenere tale attribuzione da un punto di vista stilistico ed anche una datazione al 1545 appare troppo avanzata. Il richiamo alla tradizione pittorica novarese della seconda metà del Quattrocento è più evidente nella figura del Cristo, la cui presentazione nel vano con il pavimento che sale ripido, e con il quadro più scuro sul fondo per mettere in risalto il viso è molto frequente in area novarese nella raffigurazione dei santi (si veda la Madonna in trono e Santi a San Giovanni a Vespolate, 1479 e la serie di santi di bottega del Cagnola alla Madonna di Capagna di Garbagna 1481). Anche la figura di Cristo però, pur rimanendo legata ad una formulazione tradizionale, annuncia l'apertura ad una nuova sensibilità e l'incipiente rottura dei canoni tecnici e iconografici divenuti convenzionali; si notino le variazioni del modulo frontale con la flessione della gamba, con lo sporgersi del braccio benedicente che "misura" la profondità del vano annullata poi dallo sfondo piatto. I piedi poggiano saldamente sul piano di base che sale suggerendo un approfondimento prospettico poco corretto visivamente, tanto che il piano tende a "ribaltarsi" invece di definire uno spazio. L'artista applica ancora empiricamente la prospettiva, di cui tuttavia non debbono essergli completamente ignoti i principi teorici se sostituisce al finto acciottolato dei pavimenti degli affreschi quattrocenteschi le mattonelle della griglia prospettica. Si ripropone quindi anche per l'affresco del Cristo benedicente il problema dell'influsso esercitato dalla cultura lombarda più aggiornata sulla tradizione ad affresco nella provincia novarese agli esordi del Cinquecento. Le analogie che si riscontrano fra le tipologie, il trattamento delle capigliature e delle vesti, il disegno delle mani e le scelte cromatiche nell'affresco della Madonna in trono ed in quello qui schedato, fanno ritenere che quest'ultimo sia opera se non della stessa mano, che registrerebbe un calo qualitativo, di un aiuto operante nella stessa bottega. Bibliografia: F. Allegra, Borgomanero. Cronache di un millennio (962-1963), Milano 1963, p. 83; L. Chironi, Un problema nella storia pittorica novarese della prima metà del'500: Antonio Zanetti detto il Bugnate, tesi di Laurea (1979-1980), facoltà di Lettere e Filisofia, pp. 309-312, 394-396; G. Pennaglia, La ca da tücci, Ornavasso 1981, pp.24, 48; L. Chironi, Il Bugnate nell'Ossola e in Valsesia. Opere note e attribuzioni, in "Appunti di Storia Religiosa Borgomanerese", 1982, I, n. 10, p. 40
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100030862
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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