ancona, opera isolata di Fra Elzeario Risso (attribuito) - bottega piemontese (seconda metà, primo quarto sec. XVII, sec. XX)

ancona, 1650 - 1699

Su zoccolo modanato si innalzano due colonne corinzie che reggono un timpano spezato. Ai lati volute con motivi fitomorfi terminano, in alto, con cherubini. Al centro del timpano è un'incorniciature a tutto sesto, definita da lesene scanalate con capitelli modanati a tronco di piramide, su cui si appoggia l'archivolto decorato da motivi a pettine ed a ovuli, su cui è posta una crocetta apicale sostenuta da una coppia di volute. Zoccolo e basi delle colonne, fondo delle volute laterali, di parte delle cornici e della superficie delle colonne laccato nocciola; fondo delle colonne e della parte superiore centinata e del frontone spezato laccato color verde. Decorazione fitomorfa delle volute, scanalature delle colonne con basi, capitelli, rosoni, ovuli, cornici del timpano ed ali dei cherubini dorati

  • OGGETTO ancona
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ sagomatura/ modanatura/ doratura
    tavola/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 445
    Larghezza: 292
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • ATTRIBUZIONI Fra Elzeario Risso (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Francesco
  • INDIRIZZO Piazza San Francesco, 1, Bene Vagienna (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli intagli dell'altare si inquadrano nello schema tardo manierista che caratterizza la maggior parte degli altari della chiesa. Risulta, inoltre, che nel 1840, la cappella era già di patronato dei fratelli Trinchieri ed "essendo affatto abbandonata e necessitando d'esser ristorata" fu oggetto di un intervento del convento che dichiarò decaduti i titolari del patronato. La doratura e le laccature, sopra pesanti stuccature, sembrano essere ottocentesche.Appare, parimenti, un intervento tardo anche l'incorniciatura posta al centro del frontone, che racchiude l'immagine di S. Diego, attribuibile a frate Elzeario Risso, il pittore del convento che, nei primi decenni del XX secolo, realizza alcune opere per la chiesa che andavano a sostituire alcuni arredi precedenti. Il dipinto sembra riprendere modelli tipici della pittura devozionale del XIX secolo. L'Altare è menzionato nell'inventario notarile redatto nel 1898 (Mondovì, Archivio Notarile, Inventario e descrizione degli effetti mobili esistenti nel Convento e Chiesa di San Francesco, al 2 settembre 1898, in spetanza del Municipio di Bene-Vagienna,al n. 54). Il dipinto potrebbe essere messo in relazione con la realizzazione della pala del medesimo altare, eseguita nel 1914
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100028123-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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