altare, opera isolata - bottega piemontese (metà sec. XVII)

altare, 1640 - 1660

Colonne tortili laccate grigio azzurro pallido con fregi dorati costituiti da elementi fitomorfi a grandi foglie e frutti. Angeli e festoni dorati, cartiglio con bordi dorati. La struttura è costituita da un basamento con altare, da un'alzata includente una nicchia e da un fastigio superiore raccordato al corpo sottostante da volute e coronato da cartiglio con epigrafe. Il basamento ha due livelli: nel primo comprende l'altare, con intagli a motivi fitomorfi in cartelle ad andamento spezzato nel paliotto e con motivi a cartiglio suilati reggenbti le badi delle colonne; al secondo livello il basamento delle colonne racchiude tre alzate per il posizionamento dei candelieri e presenta rilievi con motivi fitomorfi a girali simmetrici. Sui basamenti dued coppie di colonne su ogni lato con capitelli compositi reggenti trabeazioni, fregio e frontoni ellittici in corrispondenza di ogni coppia di colonne, di cui quella verso il centro è tortile e l'esterna è liscia e restremata, con collarino e nastrini a rilievo all'entasi. La controlesena corrispondente è affiancata da coppie di cariatidi innestate su motivi fitopmorfi. Al centro delle controlesene, un motivo a rilievo di campanule. Nel fregio, teste di cherubino. CONTINUA IN CAMPO OSS

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ tornitura/ doratura/ laccatura
  • MISURE Altezza: 658
    Larghezza: 363
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Francesco
  • INDIRIZZO Piazza San Francesco, 1, Bene Vagienna (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare risulta essere dedicato nei primi decenni del Seicento a S. Martino, quindi nel 1651 a S. Antonio mentre la presenza di due distinte unità nella raffigurazione dei due santi, niicchia sottostante e tela superiore, lascia supporre una reaslizzazione degli intagli della cappella ad epoca successiva alla saeconda dedicazione. I motivi decorativi consentonbo di collocare cronologicamente l'altare al pieno Seicento. Cenni sulla creazione della Cappella si trovano nella capio manoscritta del Libro Maestro del Convento (Benevagienna, Cassa rurale e Artigiana, Libro Maestro, pp. 3, 40); nel 1876 è documentato un intervento di doratura curato dal Sig. Manuel Pietro di Savigliano (ID., p. 69). Il manufatto è menzionato da Assandria (Benevagienna, Cassa rurale e Artigiana, G. Assandria, appunti manoscritti dal Libro Maestro del Convento de Bene, p. 69; G. ASSANDRIA, Memorie storiche della Chiesa di Bene, Pinerolo 1899, pp. 76-77)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100028099
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI in alto, entro cartiglio - DIVO/ ANTONIO A PADUA/ SOLIDALITATIS CONFRATRES - lettere capitali - a rilievo - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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