decorazione plastica, elemento d'insieme - bottega piemontese (sec. XVIII)
decorazione plastica
1700-1799
Il coronamento è costituito da un pannello di fondo intonacata, su cui prima appariva il mono9gramma cristologico entro ostia raggiata, sormontata da un baldacchino formata da un fastigio a corona, definito dal cerchio con modanature aggettanti e fascia inferiore ornata da perlinature, intervallate da rombi e da decori a farfalla; dall'orlo emergono lambricchini bruni profilsati d'oro. Quattro volute reggono il globo. Il lambricchini trattengono un tessuto dipinto (a tempera ?) in turchese, ched forma una tenda sostenuta da una coppia di puttini alati con ali dorati: quello a sinistra si staglia su nubi dorate, mentre quello di destra sembra far capolino da una nube sempre dorata
- OGGETTO decorazione plastica
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ modanatura/ sagomatura/ verniciatura/ doratura/ pittura a tempera
tessuto/ pittura a tempera
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MISURE
Larghezza: 160
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Ceva (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pulpito è stato eseguito nel 1813 dal falegname Faropps, autore anche dei confessinali e della tribuna. Nei conti dello stesso anno sono inoltre elencati altri lavori inerenti la sistemazione del pulpito: Giug. 1 pagato aòl mastro da muro Baj, detto (..), per la rottura del muro, per la formazione dell'entrata del pulpito L. 8.0.0."; "6 p. la fattura della scalla a basco per ascender aòl pulpito L. 4.0.0.", probabilmente sempre riferito al Faroppa (Ceva, Archivio Parrocchiale, Cappella della Consolata. Documenti, Scaricamento 1813, fol. 82r). Nel 1830 si legge che in data 28 agosto venne versata la somma di L. 8.0.0. "al Sig. Giovanni Uberti pittore per aver travagliato al pulpito" (Ceva, Archivio Parrocchiale, 1828 Libro dei redditi ed Entrate della Chiesa sotto il titolo della Consolata, scaricamento agosto 1830) Cappella della Consolata. Documenti, Scaricamento 1813, fol. 82r.); pagamento che potrebbe riferirsi alla decorazione della pedana. Sebbene non siano state rinvenute attesrtazioni documentarie, si potrebbe ipotizzare che il coronamento sia il frutto di un riutilizzo di un pezzo databile al Settecento, con aggiunte ottocentesche. Per quanto riguarda la presenza del monogramma cristologocico, c'è da rilevare che nell'inventario del 1742 è nominata una cappella con "un ancona rappresentanter la Vergine Ss.ti Teobaldo e Bernardino" (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, 1742 9 luglio Copia dell'Inventario delle suppelettili del Santuario della Vergine S.ma Consolazione di Ceva, fol. n.n), testiumonianza di un culto a S. Bernardino che potrebbe giustificare la presenza del monogramma, anche se non è provato che il manufatto sia originario della Chiesa. A giudicare dalla documenhtazione pervenuta, non esistevano pulpiti prima del 1813. Il pulpito è menzionato in Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, Relazione della Parrocchia di Ceva nel 1852, fol. n.n.; Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, Relazione della Parrocchia di Ceva nel 1886, fol. 6 e in Ceva, Archivio Parrocchiale, Modulo dell'Inventario degli oggetti appartenenti alle Chiese. Diocesi di Mondovì 1925, p. 11
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027813-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul recto, al centro, entro ostia - I H S - lettere capitali - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0