candeliere da chiesa, serie - bottega piemontese (primo quarto sec. XIX)

candeliere da chiesa (?) 1819 - (?) 1819

La serie è conmposta da due serie di candelieri dello stesso materiale, molto simili fra loro, ma leggermente differenziati nella base e nel fusto. La prima coppia su base trianngolare, fusto a nodi e scanalature e ampio piatto semplice. La seconda coppia si diversifica per la presenmza di tre piedini di base e per una maggiore snellezza nel fusto, soprattutto nella parte terminale. In entrambe le coppie il conoo portacanndele è in latta

  • OGGETTO candeliere da chiesa
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    latta
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Ceva (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'unica notizia relativa a candelieri in metallo è quella desumibile dallo "Scaricamento del 1819", dal quale risulta "pagato all Tollaro Francesco Zoppa per n. 8 candeglieri in ottone per l'altare maggiore L 4.10.0" Ceva, Archivio Parrocchiale, Cappella della Consolata - Documenti, Scaricamento del 1819, fol. 85r.". Si potrebbe cautamente proporre di identificare i pezzi in esame con questi, tenendo conto della fattura artigianale dei candelieri che si ispirano a forme ampiamente diffuse fin dal Seicento L'altare è stato eseguito nel 1834, come si evince nella convenzine stipulata fra il marmorista G. Battista Casabella e la Compagnia di S. Rocco (Ceva, Archivio Parrocchiale, Convenzione stipulata per la costruzione dell'altare, Scaricamento 1807). La bottega era a Garessio, dove venivano realizzati i pezzi. L'artista potrebbe essere imparentato con la Famiglia Casabella, proveniente da Torino ed insediata a Mondovì (E. BILLO', Artigiani ed artisti a Mondovì, Mondovì 1978, pp. 88-89). Egli è presente anche in un'altra chiesa di Ceva, l'Arcicxonfraternita, dov'è chiamato come perito per la costruzione dell'altare di S. Clemente, avvenuto fra il 1815 e il 1819. Coevo alla costruzione dell'altare, è la realizzazione del tabernacolo, per il quale venne versata la somma di l. 2.50 a Giuseppe Faroppa per iul legno. Nel 1852 è la prima descrizione dell'alttare (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, Relazione della Parrocchioa di Ceva nel 1852) e, stranamente, nel 1886, si legge: "l'altar maggiore è in marmo, gli altri due sono in muratura. Tutti e tre hanno mediocre, ma decente tabernacolo" (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, Relazione della Parrocchia di Ceva nel 1886, fol. 8). La dedicazione di un altare a S. Rocco deve essere avvenuta dopo il 1742, dal momento che in un inventario redatto in tale anno non è fatta, mentre "in cornu epistulae altre altare con ancona rappresentante la Vergoine con S.ti Giò Battista e Filippo" (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, 1742 9 luglio Copia dell'Inventario delle suppelettili del Santuario della Vergine S.ma Consolazione di Ceva, fol. n.n.) e probabilmente dovette avvenire intorno al 1760. Nel 1770 è menzionato "sotto il titolo di S. Rocco, ed è pur di materiale, ha suo quadro, e custodia, colorita, e dentro coperta di satino fondo rosso con righe bianche e pavomazze, la pietra portatile è al piano della mensa ma molto angusta" (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, Notizie stato della chiesa Parrocchiale ed Insigne Collegiata di Ceva, il prescritto dell'Ill.mo e Re.mo Monsignore Vagnone, Vescovo e Conte d'Alba, 1770). Nel 1807 si costruì il secondo altare, dal momento che, in tale anno,sono documentati diversi pagamenti al "Maestro Carlo Andrioli pasr aver formato l'altare di San Rocco alla Consolata" (Ceva, Archivio Parrocchiale, Scaricamento 1807) ed è descritto nel 1829 "in mazzoneria col tabernacolo in bosco colorito" (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, Relazione della Collegiata di Ceva governata da me Giovanni Olivero...1829, fol. 28)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027805
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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