incoronazione di spine

dipinto, 1710 - 1710
Buffa Gerolamo (attribuito)
notizie 1693-1738

Su una quinta di edifici classicheggianti si staglia Gesù che, con le spalle e i fianchi coperti dal manto, le mani legate e seduto su un basamento, è incoronato di spine da due soldati, mentre uno sgherro, inginocchiato alla sua sinistra, lo schernisce e gli mostra la lingua. A sinistra un gruppo di militi, uno dei quali è seduto, impugnano lance ed alabarde. Sulla desra è posto un altro gruppo di persone, uno dei quali è appoggiato su un basamento a colonna

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ modanatura/ doratura
    tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Buffa Gerolamo (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Ovada (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il quadro fu donato nel 1710 da "Gio. Vincenzo Grandi Confratello et ora Priore dell'Oratto" (Ovada, Archivio della confraternita, Priori 1698-1713 al 1710) e fa parte di una serie di quattro quadri raffiguranti episodi della passione di Cristo, attribuibiti, unitamente alla tela firmata dedicata all'Orazione nell'orto, a Gerolamo Buffa, sconosciuto alla bibliografia locale, è abbondantemente documentato nell'Oratorio. Due dipinti da questi ultimi derivati, sono presso la chiesa dei Cappuccini di Ovada. La prima menzione del pittore è del 1693, quando esegue "di nuovo la tavola dove sono ascritti li Fratelli della Compagnia" (Ovada, Archivio della confraternita, Libro della cancelleria della Compagnia di S. Gio. Batta d'Ovada, al 19 marzo 1693). Nel 1700 dipinge l'immagine della SS. Trinità e del Criocifisso sulla "Cassetta per pigliare l'elemosina" (ID., 29 agosto 1700). Nel 1708 risuilta membro della compagnia del Riscatto degli schiavi eretta presso l'oratorio (Ovada, Archivio della confraternita, Libro dove si...del Riscatto de schiavi. Conti 1650, alla lettera G). Fra il 1710 e il 1712 esegue i quattro quadri conservati presso l'Oratorio. Nel 1716 è pagato lire 100 dai Confratelli per la fattura di un quadro identificabile in quello raffigurante l'Orazione (Ovada, Archivio della confraternita, Libro della cancelleria della Compagnia di S. Gio. Batta d'Ovada, al 6 ottobre 1716). L'anno successivo dipinge un emblema "nell'albergo di carbone" (ID., 25 settembre 1717). Nel 1721 è pagato per un lavoro, provvisto di iscrizione, per il Reverendo Padre Bernardo Missinario apostolico (ID. 21 gennaio 1721). Nel 1723 dipinge le porte "del novo nichio", probabilmente quello dell'altare del Crocifisso (ID., 28 febbraio 1723). Nel 1730 è pagato per l'aggiustatura di due quadri dell'Oratorio (Ovada, Archivio della confraternita, Conti 1724-1736, al 30 maggio 1730). L'ultima menzione del pittore è del 1738, quando viene pagato "per aver dipinto la tenda o sia Cortina dell'Altare del Crocifisso", probabilmente la stessa "pittura fatta intorno all'Altare nuovo del SS.mo Crocifisso" l'anno precedente (Ovada, Archivio della confraternita, Libro dei Conti di S. Gio. Batta. 1737-1787, al 16 luglio 1737 e 18 dicembre 1738). Il carattere vagamente pousdsiano dello scenario e della disposizione dei personaggi fu probabilmente assorbito attraversi liguri come Raffaele Badaracco (A. CAPPELLINI, Genova, Tesori d'arte patria, Genova 1931, pp. 17, 19, 24-24) o, più ancora, di Stefano Robatto (La Pinacoteca Civica di Savona, Savona 1975, pp. 282-283, nn. 72-76), ambedue reduci da un lungo soggiorno romano. Il dipinto fu oggetto di un restauro eseguito nel 1754 dal figlio del pittore, Carlo Buffa: in tale anno è infatti registrata la spesa per la "reparazione o sia comodare li quadri grandi della passione di N. Sig. Giesu Christo" è citata assieme a quella per colori, tela e colla (Ovada, Archivio della confraternita, Libro dei Conti di S. Gio. Batta. 1737-1787 al 19 luglio 1753, 1754 e 2 marzo 1754). Un'altra spesa "per rinfrescare tutti i quadri in chiesa" è registrata nel 1837 (Ovada, Archivio della confraternita, Registro delle esazioni, degli emolumenti..., 1828-1882, al 1837). Il dipinto è menzionato nell'inventarrio redatto nel 1910 (Ovada, Archivio della confraternita, Confraternita della SS. Trinità e S. Gio. Battista. Ovada. Inventario 1910, inv. n. 21)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027530
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sul recto, in basso, a destra - HIERONIMUS BU/ PINXIT GRAT - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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