ritratto di Giovanni Albertazzo

dipinto, 1754 - 1754

Il personaggio è raffigurato al centro della tela su fondo verde marcio; marsina con alti paramani trattenutio da bottonio ovoidali, sottomarsina terra di Siena scura aparte sulla candida camicia, il cui jabot è fatto passare in un'asola del gilet. Il braccio destro è appoggiato su un tavolino su cui sono disposti un foglio con un rilievo, una squadra, una penna d'oca bianca; con la mano destra impugna un'altra penna. In basso, su una delimitata da due modanature, compare l'iscrizione in caratteri neri

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 88
    Larghezza: 66
  • ATTRIBUZIONI Ripa Filippo (notizie 1756-1774)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale Civile di S. Croce
  • INDIRIZZO Via Michele Coppino, 26, Cuneo (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fino alla seconda guerra mondiale la serie dei ritratti dei benefattori era collocata presso l'Antico Ospedale di S. Croce (comunicazione orale del Rettore della Confraternita di S. Croce, Geometra Giuseppe Rosso); dopo la guerra, in data sconosciuta, sono stati trasportati in una soffitta della chiesa di S. Croce e nel 1973 venivano portati nel solaio del nuovo Ospedale, dove riccevevano un inventario. I ritratti, come tutti gli oggetti mobili dell'Antico Ospedale, sono diventati proprietà comunale dal dicembre 1979. Dai documenti conservati presso l'Archivio dell'Ospedale risulta che Giovanni Albertazzo dona all'Ospedale, il 21 agosto 1726, le cascine "Albertasse", con obbligo di erigere e mantenere perpetuamente due letti a serevizio dei poveri infermi incurabili (Cuneo, Ospedale di S. Croce, Archivio Ospedale di S. Croce, Libro dei documenti n. 12 dall'anno 1726 fino al 1740, fol. 113). Il ritratto dfu commissinato dall'amministrazione dell'ospedale che già il 23 agostpo 1726 aveva ordinato al lapicida Matheo Bussi di erigere una lapide con un'iscrizione, messa sulla stanza dei povrei incurabili, per ricordare perpetuamente l'insigne benefattore (Cuneo, Ospedale di S. Croce, Archivio Ospedale di S. Croce, Libro controllo dei conti n. 22 dal 1715 al 1728, fol. 145 datato 20 aprile 1727; per la lapide si veda anche G. PECOLLO, in Una pagina di storia cuneese. La confraternita di S. Croce nei suoi sette secoli di Attivbità, Cuneo 1955, p. 27). Il quadro, privo di data e di firma, è stato eseguito intorno aol 1754: sappiamo, infatti, che nel primo semestre di tale anno il Sig. Rippa pittore di Torino viene pagato L. 15 per il ritratto del Capomastro Giovanni Albertazzo (Cuneo, Ospedale di S. Croce, Archivio Ospedale di S. Croce, Libro controllo dei conti n. 26 dal 1753 al 1777, fol. 27). Il pittore è da identificarsi con uno dei Ripa, Filippo o Gerolamo, entrambi ritrattisti (A. BAUDI DI VESME, Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Toriuno 1963, vol. III, p. 929). Da notare che Filippo fu pagato neol 1765 L. 40 per una copia del ritratto eseguito da Gerolamo Ripa l'anno precedente per L. 165. L'entità del pagamento del ritratto di Giovanni Albertazzo farebbe pensare a Filippo, anziche a Gerolamo. E' difficile verificare l'entità dei ritocchi che sembrano comunque più ridotti rispetto agli altri dipinti dell'Ospedale (si veda la foto pubblicata da G. GUGLIELMONE, B. GALIMBERTI, 600 anni di vita dell'Ospedale di S. Croce di Cuneo ed annesso Monte di Pietà, Cuneo 1919, p. 76)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027340
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sul recto, in basso, entro cartella - SIG. GIOANNI ALBERTAZZO BENEFATTORE/ INSIGNE PER DONAZIONE ALLI 21 AGOSTO 172 - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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