porta - a due battenti, opera isolata - bottega lombarda (fine sec. XVI)
porta a due battenti,
1592 - 1592
I battenti sono chiusi da un chiavistello in ferro decorato da piccole incisioni. Le ante sono composte da qiuattro pannelli rettangolari, uguali a due a due, per formato; ciascuno racchiude, entro sottili cornici concentriche, specchiature sagomated da forti spezzature. Lungo gli stippiti, in corrispondenza dei pannelli centrali, asticciole lavorate a tortiglione si inseriscono nelle spezzature della cornice che percorre il perimetro della porta
- OGGETTO porta a due battenti
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
- LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE In un Libro della Compagnia del Corpus Domini, la cui redazione ha inoizio nel 1570, si legge "1592 Desso anno fu refatta la Sacrestia de la giesia et grandita et reformata et murato l'usgio" (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Libro della Compagnia del Corpus Domini, 1570, fol. 178v). Si tratta probabilmente di una nota di carattere informativo su un'impresa della Parrocchiale e non tanto di una registrazione di spese sostenute dalla Compagnia, dal momento che non compaiono nel Libro dei conti avviato nel 1587. Nel 1735 si regisatrano pagamenti "ad Ignatio per aver fatto li cisatello al catenaccio del uscio della sacristia (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Libro della Tesoreria, 1718.1760, fol. 74v.) e nel 1767 si fanno riparazioni alla porta (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Libro della Tesoreria, 1761-1800, fol. 80). La datazione ricavata dalle fonti concorda con il rigore stilistico ancora cinquecentesco dell'opera; prewdomina la linea retta che scandisce geometricamente gli scomparti, all'interno dei quali le spezzature infrangono il modulo lineare e costituiscono motivo ornamentale. E' proprio la presenza delle spezzature ad indicare il moment9o di transizine fra Cinque e Seicento, inaugurando "un motivo che avrà largo favore per tutto il Seicento " (S. COLOMBO, L'arte del mobile in Italia, Milano 1975, fig. 118). Lo stesso motivo, in una formulazione assai prossima a quella della porta, compare sulle ante di un armadio della chiesa di S. Carlo ad Arona, attribuito ad intagliatore lombardo e datato agli inizi del Seicento (Arona sacra. L'epoca dei Borromeo, catalogo della mostra, Arona 1977, p. 54), in un mobile da studio dello scorcio del Cinquecento, in collezione privata a Milano, e un armadio degli inizi del Seicento in casa Cusani Confalonieri a Milano (C. ALBERICI, Il mobile lombardo, Milano 1969, pp. 46, 70). L'autore della porta, di cui le fonti ne tacciano il nome, è legato ciulturalmente alla Lombardia, ma potrebbe trattarsi di un artista locale. Fra gli intagliatori attivi nella Parrocchiale per la Confraternita del SS. Sacramento sono citati Ioseph Cantone, documentato 1595 e 1598, e Bartolomeo Vertemate, autore dei banchi, seggi corali per l'oratorio rispettivamente 1587 e 1598, ma l'attività di entrambi non è giunta fino ai nostri giorni
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026870
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0