Sulla base sono presenti due motivi decorativi fitomorfi; ai lati due mensole sostenute da medaglioni con teste di cherubino. Prosegue verso l'alto con un profilo rettilineo e forrti spezzature agli angoli supedriori e alla base della centinatura. Da qui pendono due festoni composti da fogòlie e bacche che scendono anche lungo i lati, all'interno della cornice. All'esterno grappoli di fiori, frutti e foglie scendono da altri due medaglioni con cherubini. La cornice è completata da cariatidi a mezzo busto, in alto e da putti, due dei quali, con un'arpa e un violino, sono seduti su mensole in aggetto poste sulla cornice. Sul coronamento altri cinque puttini che stringono una tromba, uno spartito. Il quinto, al centro, trattiene un cartiglio con iscrizione. La presenza del colore è limitata all'incarnato dei putti e alla struttura della cornice, dipinta in grigio

  • OGGETTO cassa d'organo
  • MATERIA E TECNICA legno/ scultura/ intaglio/ sagomatura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel Libro della Tesoreria della Fabbrica di S. BArtolomeo, in data 15 agosto 1681, è registrato un pagamento per i ponteggi impiegati per "mettere in opera gli intagli dell'organo" (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Libro della Tesoreria della fabbrica di Santo Bartolomeo, 1680-1717, fol. 4). Manca qualsiasi riferimento all'autore e alla committenza. Nel 1758, nella visita Pastorale. è descritto "Organum adest elegans fere novum (...) coronidibus et ornamentis ligneis sculptis aurotis" (Novara, Archivio Storico Diocesano, Visita Pastorale, Vescovo Balbis Bertone, fol. 16v). L'opera si inserisce nel quadro della ristrutturazione della Parrocchiale realizzata nella seconda metà del XVII secolo e con gli inteventi più significativi al termine dell'Ottavo decennio. La cornice presenta nel complesso una discreta eleganza di ideazione e di esecuzione, soprattutto nella composizione di elementi vegetali e nella resa delle figure scolpite che sembrano emergere dal grappolo vegetale. Le teste di cherubini intagliate sui pilastri e i grappoli di frutti ricorrono spesso nei mobili lombardi seicenteschi (C. ALBERICI, Il Mobile lombardo, Milano 1969, p. 12) e vanno confrontrati con quelli dell'altare maggiore della Parrocchiale, eseguito da Antonio Pini tra il 1679 e il 1680, la cui opera potrebbe essere stata impiegata come modello per l'autore della cornice dell'organo. L'opera è citata anche nell'inventario del 1698 (Novara, Archivio Storico Diocesano, Inventario della Chiesa Colleggiata Insigne et Capitolo di Borgomanero, 1698)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026866
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul recto, in alto, entro cartiglio - IUBILEMUS EI - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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