balaustrata di altare,
Le balaustre sono scandite da pilastrini, decorati sulla fronte da un motivo in marmo nero composto da un ovale fra due rettangoli con un lato concavo; lungo i fianchi sono appoggiate due semicolonnette. Ai pilastrini si alternano gruppi di tre colonnette sagomate che poggiano su basamenti parallelepipedi, ornati anch'essi da un inserto di marmo nero
- OGGETTO balaustrata di altare
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MATERIA E TECNICA
marmo rosso/ scultura/ tornitura/ modanatura
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
- LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Per le balaustre degli altari all'interno della Parrocchiale è possibile condurre un discorso unitario dal punto di vista tipologico, mentre risulta più articolato quello cronologico. Nell'inventario del 1617 vienme citata solamente la balaustra di legno dell'altare maggiore (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Inventario della Parrocchiale compilato dal rettore M. A. Caninio, fol. 6r). E' probabile che anche hgli altro altari fossero dotati di balaustre in legno o comunque cancelli o elementi di delimitazione dello spazio riservato ai singoli altari. Per l'altare di S. Carlo sappiamo che venne realizzata, fra il 1620 e il 1621, una "ferrata... simile a quella del S. Rosario" (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Libro delle ellemosine della Parrocchiale Cappella di Santo Carolo 1615-1657, fol. 78v.); un'inferriata circondava l'altare di S. Rocco (Novara, Archivio Storico Diocesano, Novara, Archivio Storico Diocesano, Vicariato di Borgomanero, Volpi, 1626, visite pastorali, V. 102, foll. 225v), mentre una balaustrtata in legno aveva quello dell'Annunziata e gli altari della Concezine e dello Spirito Santo, ai lati dell'Altar Maggiore, reano "adhuc sine septo"(ID., fol. 226r). L'esecuzione delle balaustre in marmo per l'altare maggiore e per quelli della navata risale alla fase di ristrutturazione della Parrocchiale, avvenuta nell'ottavo decennio del XVII secolo, le balaustre sono già in loco nel 1677, quando il Vescovo Maraviglia compie la visita pastorale (Novara, Archivio Storico Diocesano, Vicariato di Borgomanero, Maraviglia, 1677, visite pastorali, V. 187, foll. 6r., 8v., 9r., 10r, 11r). Bisogna però ricordare che le balaustre laterali dell'altare maggiore nel 1697 erano ancora in legno, come testimonia il pagamento all'intagliatore Revello (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Libro della Tesoreria della fabrica di Santo Bartolomeo, 1680-1717, fol. 62v.); inoltre le testimonianze della visita pastrorale del 1677 e dell'inventario del 1698 (Novara, Archivio Storico Diocesano, Inventario della Chiesa Colleggiata Insigne et Capitolo di Borgomanero, 1698) che atrtibuiscono una balaustra marmorea anche all'altare dell'Annunziata, non corcordono con la presenza dei pagamenti all'intagliatore Vecchio per fattura della stessa balaustra tra il 1697 e il 1698 (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Libro della Tesoreria della fabrica di Santo Bartolomeo, 1680-1717, foll. 63v, 64v). Dall'inventario del 1698 si ricava una descrizione della balaustra dell'altare maggiore "colla balaostra parimenti di jmarmo, con i connessi di marmo nero, cimase colonette, et il tutto proportinato col suo uscio in mezzo di ferro fatto à fiorami". Diversa è la vicenda degli altari della Concezine e dello Spirito Santo, a fianco dell'altare maggiore, che ancora nel 1698 erano chiusi da "baloaustra di legno fatta à colonette co suoi pilastrelli" (Novara, Archivio Storico Diocesano, Inventario della Chiesa Colleggiata Insigne et Capitolo di Borgomanero, 1698), mentre nel 1727 si spendono 2 lire e 12 soldi per aggiustare "la balaustra di marmo della cappella della Concettine gettata in terra" (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Libro della Tesoreria della Chiesa Colleggiata Insigne di S. Bartolomeo di Borgomanero, 1718-1760, fol. 44v). La stessa balaustra sarà riparata ancora nel 1735 perchè "spezzata in più pezzi" (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Libro della Tesoreria della Chiesa Colleggiata Insigne di S. Bartolomeo di Borgomanero, 1718-1760, fol. 74v.); nel 1745 si fa "aggiustare l abalaustra dell'altare maggiore" (ID., fol. 119v). Nel corso del XIX si susseguono altri interventi, fra i quali quello del 1886, quando il marmista Zini di Arona deve restaurare la balaustra dell'altare maggiore "caduta in occasione della chiusa (...) della Missine" predicata in città (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Giornale Chiesa Parrocchiale di Borgomanero, 1874-1915, ad annum). Le balaustre non vengono eseguite contemporaneamente, ma si scalano nel tempo, iniziando dal settore frontale dell'altare maggiore e dagli altari della navata, collocabili fra il 1676 e il 1677, per proseguire fino al primo quarto del Settecento, con le balaustre dei due altari laterali all'altare maggiore. Nonostante le diversità di tempi di esecuzione, le balaustre si uniformano ad uno stesso modello che viene riproposto al di là dell'evoluzine dei gusti. Il disegno unisce ai valori di linearità geometrica e solidità, un'ornamentazione sobria, non priva di una certa eleganza nell'inserto di marmo nero. Le balaustre possono essere confrontate con quella che chiude la seicentesca cappella Lovatti nella collegiata di S. Maria ad Arona per la sagoma delle colonnette e la presenza dello stesso motivo con gli inserti di marmo nero sui pilastri (Arona sacra. L'epoca dei Borromeo, Arona 1977, p. 102)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026855
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0