acquasantiera a fusto

La vasca è sostenuta da una colonna, conclusa in basso da un bulbo rivestito di foglie d'acanto, che poggia su un doppio basamento a sezione circolare prima, quadrata poi. Le foglie d'acanto sono ripetute sotto la vasca, percorsa da modanature lungo il bordo. All'interno, al centro, è raffigurato a bassorilievo, il disco raggiato con il monogramma cristologico

  • OGGETTO acquasantiera a fusto
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ intaglio/ sagomatura/ modanatura/ tornitura
  • ATTRIBUZIONI De Arluno Cristoforo (cerchia)
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La presenza di un'acquasantiera "a colonna" presso la porta principale viene già registrata nell'Inventario del 1617: "a ciaschun di quelli uschi vi è un vaso di marmo bianco col suo piede overo colloneta dell'istesso marmo bianco per l'aqua benedetta, come anco alla porta maggiore (Novara, Archivio Storico Diocesano, Inventario della Parrocchiale compilato dal rettore M. A. Caninio, foll. 4v.-5r). I "Vasa aquae benedictae... lapidea, et columellis suffulta" sono ancora quattro nel 1626 (Novara, Archivio Storico Diocesano, Visite Pastorali, Volpi, 1626, fol. 231r), mentre dopo la ristrutturazione della chiesa, eretta a Collegiata (1628), sono rimasti " tre vasi di marmo bianco co loro piedestalli per uso dell'acqua benedetta", uno alla porta maggiore e due alle due laterali, verso mezzogiorno (Novara, Archivio Storico Diocesano, Inventario della Chiesa Colleggiata Insigne et Capitolo di Borgomanero, 1698. fol. 4v). Sfortunatamente non si sono ritracciate attestazioni relative alla loro realizzazione. Il monogramma Cristologico potrebbe far ipotizzare ad un dono della Confraternita del S.mo Sacramenyto che aveva lo stesso simbolo sulla "ferrata" antistante l'Oratorio all'interno della chiesa ed emblema che compariva in diversi arredi dell'Oratorio, quali una lampada ancora conservata. Bisogna anche ricordare che fra la seconda metà del Cinque e per tutto il Sei, la Confraternita era ecoinomicamente privilegiata e intervenne più volte nelle imprese più importanti, anche per le forniture e la manutenzine dell'arredo sacro dell'altare maggiore, com'era stabilito dallo statuto di fondazione; foindazione avvenuta nel 1546. Una datazione alla seconda metà del Cinquecento potrebbe essere sostenuta anche dal confronto con la vasca marmorea del vicino fonte battesimale del 1551, di cui riprende, semplificandolo, il motivo del bulbo fogliato. Altrettanto sconosciuto èl'autore del manufatto che potrebbe essere ricondotto ad una personalità legata a Cristoforo de Arluno, autore del fonte battesimale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026847
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI Vasca, fondo, al centro - I H S - lettere capitali - a rilievo - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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