San Fortunato

statua,

Il santo è presentato frontalmente, con il capo eretto e lo sguardo rivolto al cielo. Indossa una corazza, su cui è drappeggiato un manto. Con la mano destra, appoggiata al petto, stringe la palma del martirio e con la sinistra una mazza che poggia a terra. La statua è collocata su un piedistallo parallelepipedo ed è inserita in una nicchia incorniciata da modanature

  • OGGETTO statua
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE A partire dal 1783 le relazioni delle Visite Pastorali lamentano lo stato di conservazione e l'aspetto disadorno della facciata della parrocchiaòle costruita nell'ottavo decennio del Seicento sulle strutture romaniche: "Prospectum habet humilem et rudem vestibulo anterius concamerato duabus lapideis columnis sustentato" (Novara, Archivio Storico Diocesano/ Vicariato di Borgomanero, Balbis Bertone, 1783, Visite Pastorali, vol. 358, fol. 856r). Solo nel 1871, su iniziativa del prevosto Parnisetti, che si era già occupato dei restauri e della doratura della Chiesa (1868), fu realizzata la nuova facciata su disegno dell'architetto galliatese don Ercole Marietti (V. DE VIT, Memorie storiche di Borgomanero e del suo mandamento, Prato 1880, p. 177). La notizia riportata dal De Vit trova conferma da alcuni documenti conservbati nell'Archivio Comunale di Borgomanero: si tratta di una lettera datata 30 marzo 1871 inviata dalla Fabbriceria di s. Bartolomeo, nella quale si chiede l'assenso del Municipio per la costruzione della facciata che non avrebbe comportato "alcun aggravio di spesa né alla Chiesa né al Comune" perchè "tre oblatori, cui sta a cuore il decoro della Casa di Dio ed il lustro del paese sono disposti a far eseguire a loro spese, giusta l'annesso disegno, la nuova facciata della chiesa Collegiata Parrocchiale, ad eccezine delle statue e Medagline ivi descritti, quali potranno aggiungersi ad opera finita, quando concorresse altro oblatore" (Borgomanero, Archivio Comunale, Culto, cartella 7-6, fasc. 34). Il giorno seguente il Prefetto di Novara autorizza la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale, che si riunisce il 3 aprile ed approva il progetto del Marietti. Di questo architetto dilettante, dalla personalità bizzarra ed eclettica, si conosce relativamente poco, soprattutto sotto il profilo artistico (Galliate 1820-1906; si veda A. ASPESI, Don Ercole Marietti "L'architetto in sottana", in "Bollettino storico per la provincia di Novara", 1964, LV, fasc. 1, pp. 97-104). Il Cassani e l'Aspesi hanno fornito un nutrito elenco dei suoi interventi in area novarese, ma non si hanno dati in merito alla sua formazione che viene definita autoditatta. Elemento ricorrente e caratterizzante delle sue architetture è la presenza di fregi in cotto che rivestono e articolano le superfici, a volte in fitte composizioni, come nel Collegio Gallarini di Novara, in altri casi costituiscono un complesso più sobrio, come nella facciata di Borgomanero. Rosono, girali fitomorfi, pinnacoli, colonnette e puttini sono presenti in fantasiose varianti entro linee architettoniche che vanno dal Neogotico della Parrocchiale di Galliate (1798-1888) al neoclassicismo e al neomanierismo della facciata della Collegiata di Borgomanero. In questo caso il rigore classicista dell'Antonelli non influenza profondamente il disegno del Marietti, ad eccezine dell'inserimento del pronao. A quanto pare egli, con la sua inventiova, si pone all'interno di una circolazione di modi che, lontano dal capoluogo, tende, almeno in parte, a sottrarsi, all'egemonia dell'Antonelli che "domina la capitale e il contado novarese per mezzo secolo" (G. ROMANO, Guida breve al patrimonio artistico delle province piemontesi. Novara, Torino 1979, p. 71). A conferma si può stabilire un confronto con la facciata della Basilica dell'Assunta del Sacro Monte di Varallo, eseguita fra il 1891 e il 1896 su disegno dell'architetto Giovanni Ceruti di Valduggia: la scompartitura in due ordini mediante i cornicio, le lesene con capitelli che scandiscono i campi, l'inquadratura architettonica serliana, il coronamento, sono elementi che compaiono anche sulla facciata della Collegiata, pur variando ilcontesto. Lafacciata doveva essere già conclusa nel 1872 (V. DE VIT, 1880, p. 177) e fu restaura nel 1906 dall'impresa Vecchi che ricevette ilprimo acconto di 1000 lire il 12 ottobre, mentre il saldo verrà pagato il 22 maggio dell'anno successivo (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Giornale Chiesa Parrocchiale di Borgomanero, 1874-1915). La statua di S. Bartolomeo, che si trovava sul vertice del timpano fu abbatturta da un fulmine nel 1969, sostituita da quella attuale che fu collocata il 4 aprile 1976 (G. PENNAGLIA, La ca da Tucci, Ornavasso 1981, p. 28). Per quanto riguarda le altre statue, il discorso risulta problematico perchè non si conoscono con certezza i tempi di esecuzione e non si hanno riferimenti sugli autori. Evidentemente si trovarono degli oblatori anche per le sculture e questo fatto spiegherebbe l'assenza di attestazioni nei libri di contabilità della Chiesa. Si può solo ipotizzare una realizzazione contemporanea o in anni prossimi a quelli della erezine della facciata. Per l'attribuzione si può ipotizzare la presenza di almeno due artisti: uno per le statue e i busti dell'ordine inferiore, al'atro per le due statue e, forse, la decorazione dell'ordine superiore. CONTINUA IN CAMPO OSS
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026836
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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