archibugio, opera isolata - bottega genovese (seconda metà sec. XVI)

archibugio, 1550 - ante 1592

Cassa in legno con fusto che sostiene la canna in ferro fermata da perni e rigata nella parte sottostante; grilletto e piastra in ferro con serpentino. Calcio in legno

  • OGGETTO archibugio
  • MISURE Lunghezza: 150
  • AMBITO CULTURALE Bottega Genovese
  • LOCALIZZAZIONE Vicoforte (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia dell'archibugio è strettamente legata alle vicende del "Pilone" della Vergine di Vico ed al suo culto. Già Alamanni (Vicoforte, Archivio del Santuario, G. ALAMANNI, Narrazione dei successi intorno alla miracolosa imagine della Gloriosissima Vergine scopertasi in Mondovì a Vico l'anno 1595...Mondovì 1600, p. 6) ricorda che nel 1592 un giovane sparò involontariamente con un archibugio contro il Pilone, nel punto che ancora oggi si può vedere un buco nel dipinto. DON FILIPPO DI S. GIOVANNI BATTISTA (MALABAILA), Historia dell'imagine di Nostra Donna del Mondovì a Vico, Mondovì 1627, p. 6 ricorda che il colpo venne sparato da Giulio Sargiano di Vico. Più completa è la descrizione negli studi più recenti (a G. B. BESSONE, Nuova guida storica-artistica del Santuario di N. Signora di Mondovì presso Vico, Mondovì 1873, p. 12. G. GIOANNINI, Il Santuario di Vicoforte presso Mondovì 1594-1884, Milano 1885, p. 31; G. DANNA, G. C. CHIECCO, Storia artistica illustrata del Santuario di Mondovì presso Vicoforte, Torino 1891, p. 4; A. MICHELOTTI, Storia di Mondovì, Mondovì 1920, p. 245). Gioannini scrive "da un documento autenticato Fabrizio Rebaudengo ducal Notaio a Mondovì, in data 8 settembre 1638, risulta che in quel giorno DonMaurizio Luca Parroco di Roccaforte e don Giovanni Filippo Montini Parroco di Villanova consegnarono all'Abatte dei Cistercensi Don Pietro di S. Bernardo, un antoico fucile "montato alla genovese", rigato al di sotto e colla canna lunga quattro pollici. Nel far tale consegna i due sacredoti attestarono aver quella arma appartenuto a certo Giulio Sargiano di Vico, agricoltore residente a Villanova, ed essere la medesima con cui (...) nella valle Ermena sbagliò il segno che era appeso al Pilone e colpì invece l'immagine (..). Tale deposizine corrobarono i due sacerdoti con giuramente prestato nelle mani del Canonico della Cattedrale teologo Stefano Frangia Vicario Generale, ed alla presenza del Comandate della città cav. Anniobale Caramelli; soggiungendo di essere per quanto riguardava la fatta consegna esecutori dell'ultima volontà dell'Arciprete di Villanova Don Pietro Martini (...) che 14 anni prima, nell'ascoltare l'ultima confessine del Sargiano, era stato autorizzato a far nota ogni cosa e pregato della rimessine dello indicatogli archibugio". Il manufatto è menzionato in diversi inventari del Santuario (Vicoforte, Archivio del Santuario, descrizione degli effetti, argenteria, arredi, supellettiloi esistenti nel Santuario della S.A. Vergine di Mondovì a Vico, 19/9/1802 p. 19 cart.P/f. 17; ID., Inventario degli effetti esistenti nel Santuario della S.S.A. Vergine presso Vico, 4/7/1812, p. 4 Cart.P/ f. 22; ID., Inventario delle paramenta e mobili esistenti nella Sacrestia e Chiesa detta Santuario di N.a Sig.a Presso Vico; 4/8/1816, p. 3 Cart.P/f.25). Frutto di fantasia è molto probabilmente la leggenda che il buco avrebbe sanguinato L. MELANO ROSSI, Il tempo della pace in Val d'Ermana, Milano 1913, p. 41). Sulla base di confronti stilistici, è databile alla seconda metà del Cinquecento da bottega genovese (V: GAIBI, Armi da fuoco italiane, Milano 1968, figg. 7-13)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026829
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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