cassa d'organo, opera isolata - bottega piemontese (metà sec. XVIII)

cassa d'organo, ca 1750 - ca 1750

Due pannelli, ornati da un riquadro con un volto alato, intagliato e dipinto su fondo oro, costituiscono la base per due alte lesene che delimitano, lateralmente, la cassa dell'organo. Presentano un intaglio, piuttosto prominente, a forma di mazzi di frutta disposti in successione verticale e annodati da un nastro. Si dipartono da una testa maschile con turbante, che regge, a mo'di cariatide, la trabeazione. Il volto delle figure è dipinto, mentre i mazzi di frutta sono intagliati e dorati. In alto, sono posti su volute due cherubini, dipinti, che si staccono dal corpo dell'aggetto e sporgono in fuori. La trabeazione è ornata da un medaglione al centro e da dsue mazzi di frutta ai lati. Al di sopra, due volute inquadrono un medaglione con croce. Dietro le volute sono collocati due vasi porta-fiamma, sempre in legno intagliato e dorato. Le pareti laterali dell'organo sono dipinte in verde chiarto e scompartite in diecoi pannelli. La faccia anteriore è divisa in 3 settori da due lesene, al centro, che inquadrano le canne maggiori, e da due mezze-lesene, poste all'estremità. Presentano un intaglio rocaille dorato su fondo verde chiaro. Quelle estreme sono collegate con la mediana mediante una sottile trabeazione, interrotta al centro per dar luogo ad un archetto intagliato

  • OGGETTO cassa d'organo
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ sagomatura/ modanatura/ pittura/ doratura
  • MISURE Profondità: 130
    Altezza: 630
    Larghezza: 445
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Cuneo (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sappiamo che il Consiglio della Confraternita di S. Croce deliberò, in data 28 novembre 1746, la vendita del vecchio organo portatile, sostituito da quello attuale, per il cui acquisto concorsero, in parti eguali, la Confraternita, l'Ospedale e la Compagnia del Suffragio (G. PECOLLO, Una pagina di Storia Cuneese. LA Confraternita di S. Croce nei suoi sette secoli di attività, Cuneo 1955, p. 107). Risulat non ancora completamente pagato nel 1758 (comunicazione orale di C. Falco), quando oramai doveva essere già da alcuni anni in funzione. Non possediamo altre informazioni relative all'identità dell'intagliatore. Accanto a motivi squisitamente rocaille, che si riportano, per il tratto leggero e grazioso, all'ambiente cresciuto attorno a Benedettop Alfieri, altri che all'apparenza si direbbero più arcaici (come i cherubini nei riquadri inferiori, ma soprattutto gli elementi architettonici della trabeazione e del coronamento), tali da far supporre la collaborazione fra due maestri
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024964
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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