stalli del coro, serie di Canta Marco - bottega piemontese (prima metà, terzo quarto sec. XIX, sec. XIX)

stalli del coro,

E'costituito da quindici stalli che formano sette lati. La cornice superiore ha motivi intagliati a dentelli, mistilinei e a perline. Gli stalli hanno lo schienale scolpito a due motivi alternati, entro una cornice scanalata: uno presenta linee concave, rosone centrale a foglia ed, al centro dei lati, esternamente, un motivo a corolla di fiori. Il secondo è a linee convesse, ha lo stesso rosone centrale ed, ai quattro angoli esterni, un motivo a ciuffi di foglie. Fra uno stallo e l'altro, nella parte superiore, è una colonnina tortile scolpita a tutto tondo, poggiante su un pilastrino. Il pannello che divide gli stalli, in corrispondenza dei sedili ribaltabili, è scolpito con motivi avolute. Dinanzi agli stalli sono quattro corpi costituiti da inginocchiatoio verso l'interno, con relativi cassetti a ribaltina, e sedili ribaltabili all'resterno, con riquadri scanalati sugli schienali ed ai lati. Dinanzi sono due corpi di inginocchiatoi per bambini

  • OGGETTO stalli del coro
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intaglio/ modanatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • ATTRIBUZIONI Canta Marco (notizie 1874)
  • LOCALIZZAZIONE Mondovì (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di un coro ascrivibile ai primi decenni del XIX secolo, opera di un intagliatore piemontese, con motivi ancora ispiarti al tardo barocco, nella decorazione degli stalli, con intaglio alquanto appiattito, e ripresa di elementi seicenteschi come le colonnine tortili (A. PEDRINI, Il mobilio, gli ambienti e le decorazioni nei secoli XVII e XVIII in Piemonte, Torino 1967). Le panchine più basse, con inginocchiatoio, sono successive, com'è dato riscontrare nel Libro dei Conti in data 10 luglio 1874: "Al falegname Marco Canta per le cosidette panche e inginocchiatoi, collocate nel coro pei fanciulli L. 20 " (Mondovì Carassone, Archivio Parrocchiale, Libro dei Conti della Chiesa Parrocchiale - comincia l'anno 1874). Il coro è citato in una relazione del 1829, data che appoare come termine ate quem per la collocazione cronloigica (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, cartella Carassone, Relazione della Parrocchia di S. Giovanni in Lupazanio piano di Carassone, città di Mondovì, governata da me Gioachino Regis C.o. Dom.o Cittadino di Piazza Maggiore, nato 10 7bre 1764).ed in un inventario redatto dal rettore. don Giuseppe Rocca nel 1877, in cui viene ricordato "il Coro è guernito tutto all'intorno di sedili convenienti e di banchini pei fanciulli" (Mondovì Carassone, Archivio Parrocchiale, Inventario della P.le di Carassone fatto dal M.to Ill.o e R. Rettore Rocca Don Giuseppe con il'intervento dell'amministrazione della Chiesa - 20 marzo 1877)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100023971
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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