reliquiario-ostensorio, opera isolata - bottega lombardo-piemontese (terzo quarto sec. XVI)
Il largo piede esagonale, coi fianchi cesellati e decorati a girali, foglie e fiori, si restringe fino a continuare in un grosso nodo esagonale dove ogni scomparto presenta una figurina in forte rilievo, a mezzo busto, raffigurante rispettivamente San Lorenzo, la Madonna col Bambino, una santa e tre frati. Seguono un nodo tondeggiante con decorazione a fiori e un nodo schiacciato. Un largo invaso che riprende le decorazioni del piede sorregge la vetrina; questa, esagonale, presenta agli spigoli colonnine scanalate poggianti su piedistalli e unite in alto da un architrave, lungo il quale si snodano decorazioni a girali e foglie di palma. La vetrina è chiusa da una cupola, decorata con motivi incisi a girali, fiori e foglie, sormontata da un tamburo esagonale; questo presenta, entro nicchie, sei statuine a tutto tondo raffiguranti San Lorenzo e santi vescovi. Sopra il tamburo un lucernario con sei aperture a finestra, sormontato dalla statua di Cristo risorto con la croce e il vessilo. Sul piede è incisa una scritta. Il reliquiario è conservato in una custodia di pelle
- OGGETTO reliquiario-ostensorio
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MATERIA E TECNICA
argento/ fusione/ cesellatura
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MISURE
Altezza: 56
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombardo-piemontese
- LOCALIZZAZIONE Livorno Ferraris (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di un esempio di reliquiario molto diffuso, a ostensorio, di tipo ambrosiano; infatti il piede esagonale, il fusto a due nodi e la decorazione ricordano due reliquiari - ostensori in argento dorato di fine'500 e di carattere lombardo, che fanno parte del Tesoro della cattedrale di Sant'Eusebio a Vercelli (BRIZIO A.M., Catalogo delle cose sacre. Vercelli, Roma 1935, p. 89). L'opera presenta elementi classici di grande finezza, come i racemi diffusi nel'500, presenti anche in una croce stazionale in argento sbalzato e cesellato facente parte del Tesoro del Duomo di Milano del 1565 circa, che concorda pienamente con la datazione 1561 dell'ostensorio di Livorno (BOSSAGLIA R., CIMOTTI M., Il Tesoro del Duomo di Milano, Venezia 1978, vol. II, p. 61, n. 23, tavv. 207-209). La croce presenta anche statuine dal panneggio a pieghe profonde e piuttosto sommarie, come nell'ostensorio di San Lorenzo. Questo è dunque riferibile all'area culturale lombardo-piemontese e i caratteri stilistici ne confermano la datazione alla metà del secolo XVI. Nello stesso Tesoro del Duomo di Milano troviamo un ostensorio pontificale ambrosiano dal largo piede esagonale, nodo e vetrina, esempio tipico della forma che l'oggetto nel suo sviluppo venne ad assumere durante il Rinascimento e oltre (BOSSAGLIA R., CIMOTTI M., Il Tesoro del Duomo di Milano, Venezia 1978, vol. II, p. 62, n. 30, tav. 215); forma che, seguendo linee classiche, presenta costruzioni a cupola, templi e piccoli edifici (LESAGE R., Dizionario pratico della liturgia romana, Roma 1936, p. 376). L'ostensorio infatti si rifà a un prototipo bramantesco, molto diffuso in Lombardia, caratterizzato da elementi classici e che si sviluppa dal 1510 in avanti. Troviamo un corrispettivo pittorico ai racemi nelle grottesche presenti in dipinti di inizio'500 di Gaudenzio e altri piemontesi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100023903
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI Sul bordo del piede - MDLXI/ CHRISTI/ CORPORI/ ADSERVANDO/ LIBURNI IN AEDE/ D. LAURENTII - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0