candeliere, serie - bottega piemontese (fine sec. XVIII)
candeliere,
1790 - 1799
Un grosso corpo a tronco di cono, ornato da ghirlande di foglie e intagli geometrici, poggia su tre peducci rotondi ed è sormontato da un corpo più stretto a forma di vaso con scanalature con alto bordo, chiuso tra grosse foglie d'acanto laterali da cui pendono due ghirlande; segue un nodo, intagliato a foglie ovoidali, reggente un corpo che si restringe in alto, terminando con un nodo da cui pende una ghirlanda. Infine un nodo più piccolo e un largo invaso a cappella, decorato con motivi a foglie larghe e appuntite
- OGGETTO candeliere
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MISURE
Altezza: 160
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria delle Grazie o di S. Agostino
- INDIRIZZO via Martiri della Libertà, 35, Livorno Ferraris (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Potrebbe trattarsi di 4 dei 6 candelabri ricordati come: "...dans l'eglise six chandeliers de bois doreé" nel processo verbale dell'inventario degli oggetti della chiesa e della sagrestia di Sant'Agostino, eseguito nel 1802 in occasione della presa di possesso del convento, della sua soppressione e poi della traslazione di titoli, carte, quadri e biblioteche dei conventi soppressi alla Prefettura (Archivio Comunale, 1802). "In questo giorno ondeci del mese di messidoro anno decimo della Repubblica francese alle ore nove in Livorno noi commissario nominato di officio dalla sottoprefet(tura) di Santhià...convento sito in questo comune di Livorno...al superiore Pietro Dattino monito di fedelmente confessare i libri e le carte spettanti al pred(etto) convento...si è sottomesso..."; la registrazione termina la descrizione delle carte e dei libri (Archivio Comunale, 1802). Segue l'inventario degli oggetti della chiesa e della biblioteca (in francese), che termina coi nomi e le firme dei Padri, che affermano in una breve dichiarazione di sottomettersi, con la firma del commissario nominato e "du citoyen Bella receveur de dimaines nationales au Bureau de Livorno" (Archivio Comunale, 1802). La presa di possesso del convento era avvenuta nel settembre 1802 come registrato dal processo verbale e da una sommaria descrizione dei beni mobili e immobili (Archivio Comunale, 1802). Il convento fu acquistato poi nel 1827 dal Comune di Livorno per £. 24.000 (Archivio Comunale, 1827). In base ai dati di stile e al tipo di decorazione i candelabri si possono riferire alla fine del secolo XVIII, secondo i dettami della produzione tradizionale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100023879
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0