balaustrata, opera isolata di Ruffino e Griggi Ditta (ultimo quarto sec. XVIII)

balaustrata post 1779 - ante 1779

Struttura in marmi policromi poggiante su gradini in marmo rosso ad andamento alternato concavo e convesso e su una fascia modanata nera. E'composta da due elementi, ciascuno dei quali è a sua volta costituito da due colonnine alternate a due cartelle mistilinee sorreggenti una mensola con fascia centrale in marmo grigio compresa tra due in marmo nero. Le colonnine sono in pietra nera con inserti centrali in marmo grigio. Grigi sono pure gli elementi centrali delle cartelle, mentre la parte del piede e la cornice a volute sono in marmo rosso

  • OGGETTO balaustrata
  • MATERIA E TECNICA marmo/ levigatura/ lucidatura/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Ruffino E Griggi Ditta (notizie Dal 1834)
  • LOCALIZZAZIONE Carisio (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La balaustra venne scolpita unitamente all'altare maggiore (cfr. scheda n. 0100022077), in seguito all'ordinato del comune di Carisio del 1779: alla data 18 dicembre e al paragrafo 2 si registra: "la rifforma...dello steccato ossia ballaustra; questa massime perché essendo in bosco, molto antica, tarlata e marcita ella è caduta infranta, e si è in conseguenza dovuto rimoveral come indecente". Il 23 agosto 1831, l'ingeniere Antonio Malinverni presentava al comune una "relazione di accompagnamento al progetto della nuova chiesa" nella quale all'articolo 10, punto 2 è previsto il "trasporto ed adattamento della attuale altar maggiore e balustrata del presbiterio"; il progetto rimase incompiuto e lo stesso Malinverni ne presentò un altro il 14 luglio 1853, redatto sulla falsariga del precedente in cui, all'art. 10, punto 3° era previsto l'adattamento dell'altare maggiore e della balaustra (Archivio Comunale di Carisio, fascicolo Chiesa, pp. non numerate). Non sono stati rinvenuti documenti che precisino la data di esecuzione e il progettista dell'insieme. Delmo Lebole (cfr. D. Lebole, La chiesa biellese nella storia e nell'arte, Biella, 1962, vol. 2, p. 229) sostiene l'attribuzione ad Apollonio Colombara, scultore originario di Ligornetto, presso Lugano, per le evidenti affinità con i complessi altare-balaustra in chiese biellesi, documentati allo scalpellino luganese (Magnonevolo, 1783, Vigliano, 1771, 1774, 1791, Mottalciata S. Vincenzo, 1779-1782), opinione ancora confermata (comunicazione orale, settembre 1779), che pare condivisibile
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100022076
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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