mostra di camino, opera isolata - bottega piemontese (sec. XVIII)

mostra di camino, 1700-1799

In marmo rosso variegato, ha semplice forma rettangolare; la cornice interna, più sporgente, è separata da una larga fascia dalla cornice esterna scanalata. All'interno, applicato al muro, un frangifiamme di ghisa con lo stemma dei conti Patoris

  • OGGETTO mostra di camino
  • MATERIA E TECNICA ghisa
    marmo rosso/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Mazzetti
  • INDIRIZZO p.zza Municipio, 16, Saluggia (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Scheda precedente: M. Leva, 1968. E' identico al camino dell'Antisala e molto simile a quello smembrato (cfr. schede precedenti); stessa semplificazione di linee che fa pensare al tardo Settecento. Lo stemma dei conti Pastoris di Saluggia deriva dallo stemma di Saluggia, che un tempo era costituito da tre alberi disposti su di una costa a simboleggiare la posizione del paese e la sua antica giurisdizione sulla selva e sulle rive della Dora da Rivarotta a Verrua; sotto il dominio dei vescovi di Vercelli, a raffigurare la concessione imperiale del feudo, lo stemma venne spaccato e nella parte superiore si adottò l'aquila; i Patoris, che originariamente avevano nello stemma una pecora pascente e dietro, una costa e rami noduli, vi aggiunsero nella parte superiore due aquile e in quella inferiore i tre alberi (G. Della Mula, "Saluggia nella storia", Saluggia 1966). Lo stemma dei Patoris si ritrova in altri tre frangifiamme: uno nell'Antisala, applicato al muro (Cfr. allegato cartaceo alla scheda OA, SBAS TO, NCTN 01/208017, locale n° 10); un altro nell'Archivio (Cfr. allegato cartaceo alla scheda OA, SBAS TO, NCTN 01/208017, locale n° 7), smembrato, forse appartenente al camino anch'esso smembrato dell'abitazione del custode (cfr. schede precedenti). La presenza dello stemma è dovuto al fatto che l'attuale Municipio era un tempo l'abitazione dei Patoris e dei Mazzetti, il palazzo fu acquistato nel 1857 dal Comune, con richiesta al marchese Carlo Aleramo del Carretto, tutore della proprietaria Walburga del Carretto, la quale era la nipote ed erede di Costanza Pastoris, vedova di Paolo Battista Mazzetti, ultimo dei conti (Della Mula, 1966). I conti Mazzetti e i conti Pastoris erano le famiglie aristocratiche del luogo; i Mazzetti nel XV secolo avevano acquistato ogni proprietà e diritto di giurisdizione sul castello di Saluggia, gli uomini e il territorio; nel 1620, essendo stato eretto il feudo in contea, Paolo Battista Mazzetti ricevette dal Marchese del Monferrato il titolo di conte con l'investitura, poi confermata da Vittorio Amedeo I nel 1633 (Della Mula, 1966). I Pastoris avevano ricevuto nel XV secolo dal Marchgese del Monferrato i diritti di porto sulla Dora; nel 1666 Carlo Emanuele II aveva concesso una parte del feuo al Colonnello Guglielmo Pastoris insieme al titolo di conte (Della Mula, 1966). A questo punto intervenne la politica matrimoniale, che unì le due famiglie interessate al castello, questo, era stato fatto costruire dai Mazzetti nel 1525 (Della Mula, 1966) e i documenti sulle sue origini e la sua storia si trovano a Roma presso i marchesi Incisa di Camerana, eredi dei Mazzetti (comunicazione orale del tecnico comunale)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100022008
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1700-1799

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE