Madonna di Oropa con il Bambino e santi

dipinto post 1707 - ante 1707

Nella parte superiore della tela è rappresentata la Madonna di Oropa, stante, benedicente, con il Bambino in braccio. Entrambi hanno la pelle bruna e sul capo una corona chiusa. La Vergine porta un ampio mantello e veste con pendente. Ai lati, in alto, teste cherubiche che sbucano da nubi. Di fianco, sulla sinistra, è rappresentato s. Grato in abiti vescovili, con un braccio sollevato verso l'alto; a destra, inginocchiati, con le mani, rispettivamente, giunte in preghiera e sul petto, sono dipinti s. Luigi Gonzaga, con la cotta, e s. Stanislao Koska, in abiti da gesuita. Nella parte inferiore della tela sono raffigurati, in basso a sinistra, inginocchiato, con lo sguardo rivolto alla Vergine, s. Bonaventura in vesti cardinalizie, ai suoi piedi la mitria e la croce pastorale; a destra, stante, indicante la Madonna, s. Bonaventura, in abiti da sacerdote, con un bastone in mano che trafigge il corpo di un drago dipinto ai suoi piedi. In secondo piano, al centro, è rappresentato, barbato e nudo, disteso su un pagliericcio, s. Giobbe. Sullo sfondo, al centro, sono dipinte la porta e le mura di una città assediate da soldati. Predominano i toni del marrone. La tela è posta entro cornice in legno dorata, dal profilo e luce centinate. Battuta liscia; tipologia a gola; fascia modinata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Barberis Antonio (notizie 1700)
  • LOCALIZZAZIONE Saluggia (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo quanto affermato dal Della Mula (cfr. G. Della Mula, Saluggia nella storia, 1916, riedizione, Saluggia, 1966, p. 108). sul retro del quadro si trova un'iscrizione, secondo cui, per volere del priore Tommaso Savornino, Antonio Barberis di Saluggia eseguì il dipinto nel 1707; esso sostituì la vecchia icona, distrutta da un fulmine, che rappresentava la Madonna di Oropa con S. Bonaventura e S. Bernardo da Mentone. Alessandro Baudi di Vesme (cfr. A. Baudi di Vesme, Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Torino, 1963, vol. I, p. 223) ricorda la presenza di un pittore Antonio Barberis di Saluggia, autore di diversi dipinti per le chiese saluggine, tra cui quella di S. Matteo e l'icona sull'altar maggiore della chiesa di S. Bonaventura, il quale, nelle sue opere, si firmava "Antonius Barberius Salugiensis, pictor". Il dipinto ricorda un voto fatto nel 1643 (un tempo la stessa scena era affrescata nell'atrio sopra l'ingresso, ove, nel 1928, venne ridipinta da un pittore locale) che si collega all'edificazione della chiesa richiesta dalla popolazione per grazia ricevuta. Il motivo del voto è illustrato nella scena sullo sfondo: il 14 luglio 1643, giorno di S. Bonaventura, i Marsi, cavalieri germanici, assaltarono la fortezza di Saluggia e il ricetto dove la popolazione si era rifugiata. Gli abitanti si rivolsero alla Vergine di Oropa, promettendo di costruire una chiesa in suo onore se gli invasori se ne fossero andati: appena pronunciato il voto, si alzò una nebbia che confuse i nemici i quali, scompigliati, fuggirono. Successivmente, con le elemosine e il materiale della chiesa e dell'ospizio di S. Bernardo (esistente ai confini delle regioni Campagna e Spazzata e distrutto dagli spagnoli) fu edificata la chiesa, terminata nel 1653, dedicata alla Madonna di Oropa, sotto il titolo di S. Bonaventura. Così si spiega la presenza della Vergine, s. Bernardo e s. Bonaventura. La presenza di s. Grato, invece, ricorda l'opera di Grato Boggio, romito di S. Bonaventura, per l'edificazione della chiesa. In più egli eresse una croce vicino ad un gelso, davanti al porticato, che ritroviamo nel quadro vicino a S. Giobbe (invocato dai saluggini per il buon esito della coltivazione dei filugelli) (cfr. Della Mula, op. cit., 1966, pp. 108-109). La presenza di s. Stanislao Kotska e di s. Luigi Gonzaga risponde alla volontà delle alte gerarchie ecclesiastiche del periodo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100022002
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI retro - HOC FECIT FIERI DOMINUS TOMASUS SAVORNINUS A.D.I.C. MDCCVII - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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