Sant'Antonino

statua, post 1800 - ante 1824

Il personaggio è rappresentato stante, con il viso rivolto verso il basso, a destra. Ha un viso da fanciullo, incorniciato da ricci, aureolato. Indossa abiti sacerdotali: cotta profilata da bordo in pizzo anche in corrispondenza delle maniche, chiusa sul davanti da un doppio nastro dorato, veste talare al di sotto e stola sulle spalle, ornata da due croci terminali e da frange, entrambe dorate. Una mano è rivolta verso il basso, l'altra tiene la palma del martirio. La statua poggia su un basamento a sezione circolare, cilindrico, con fascia modinata superiormente, e ghirlanda di foglie di alloro, retta da due umboni sulla fronte, davanti ad una specchiatura dipinta a finto marmo. L'opera è esposta in una nicchia circondata da una cornice settecentesca dipinta a finto marmo venato in grigio e rosso. Coronamento mistilineo e volute interrotte; al centro teste cherubiche. Da queste ultime e dai riccioli delle volute perndono ghirlande di alloro in stucco bianco. Negli angoli inferiori sono modellate due valve di conchiglia

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA stucco/ doratura/ verniciatura/ modellatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Saluggia (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sull'oggetto in esame non sono stati rinvenuti né riferimenti archivistici né bibliografici. In base ai dati di stile e secondo quanto affermato nella precedente schedatura (cfr. scheda n. 1977, 18-11-1968), si tratta di un'opera settecentesca, ma i dati stilistici fanno pensare all'inizio dell'Ottocento, alla cultura restaurazione, esemplificata dall'attenzione ai pizzi, ai fiocchi, ai ricami, alla sottolineatura del viso fanciullesco, ai riccioli; dati stilistici di questo tipo si trovan nella statue in stucco del battistero di S. Antonino e negli angeli degli altari laterali o nel battistero di S. Grato. S. Antonino di Apamea in Siria Seconda fu martirizzato sotto l'imperatore Costante, a soli vent'anni, in una occasionale esplosione di intolleranza; il suo corpo fu sepolto ad Apamea in una caverna sulla quale fu costruita una basilica. Nel secolo VII Festo, principe dei Ruteni, trasportò le reliquie all'odierna Turn, da qui, una parte giunse al monastero di S. Antonine de Fredelas dove sorse il villaggio di Pamiers, altre a Palencia: così si diffuse il culto di S. Antonino in Spagna e in Francia; perdutasi poi la memoria della traslazione delle reliquie, gli abitanti di Pamiers videro in S. Antonino un santo locale, facendolo un discendente dei re Goti che, diventato prete, evangelizzò molte città e, tornato a Pamiers, fu ucciso dai suoi concittadini (cfr. Bibliotheca Sanctorum, vol. II, pp. 79-82): quest'ultima è la tradizione collegata al culto del santo in zona piemontese. S. Antonino è patrono della frazione omonima: nel 1568 gli abitanti esposero al vicario generale del vescovo di Casale Monferrato (Saluggia allora faceva parte di quella diocesi, R. Oresenigo, Vercelli Sacra, Como, 1909, p. 196) la necessità della costruzione di una chiesa e dello smembramento della parrocchia di Saluggia; essendo stata accolta l'istanza, la popolazione costruì una chiesa dedicata a s. Antonino di Apamea, eretta a partire dal 1569 (G. Della Mula, Saluggia nella storia, 1916, riedizione, Saluggia, 1966, pp. 84-86)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100021991
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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