portale maggiore, opera isolata - bottega piemontese (metà sec. XVIII)
portale maggiore
post 1753 - ante 1753
Tipologia a due battenti. Ciascuno di essi è suddiviso in quattro pannelli, di forma quadrangolare, delimitati da sottili cornici modinate. Quelli superiori sono seprati dagli altri da cornice modinata lievemente aggettante. Le formelle sono uguali a coppie, alternate. Quelle di minori dimensioni presentano, all'interno, ornati mistilinei disposti simmetricamente rispetto ad un piccolo elemento circolare centrale, affiancato da due valve di conchiglie stilizzate. Quelle di maggiori dimensioni presentano un motivo a meando che delimitano una corolla floreale stilizzata centrale. Il portale è inquadrato entro una lineare cornice in muratura sormontata da timpano centinato con cornice lievemente aggettante
- OGGETTO portale maggiore
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ scultura/ verniciatura
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Saluggia (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La nuova chiesa parrocchiale di S. Grato risulta già costruita nel 1563 e fu adibita al culto nel 1569 (l'antica parrocchiale, intitolata a S. Maria e poi a Gesù Cristo morto o della Santa Sindone, demolita nel 1807, già a quei tempi minacciava rovina). Fu realizzata su disegno dell'architetto imperiale Claudio Nicolas; originariamente fu concepita ad una sola navata, con parecchi altari laterali. La facciata, la volta e le aperture previste non furono, invece, portate a compimento. Intitolata a S. Maria Annunziata e a S. Grato, fu consacrata nel 1607 da monsignor Tullio Del Carretto, vescovo di Casale Monferrato (Cfr. G. Della Mula, Saluggia nella sua storia, 1916, ried. Saluggia, 1966, pp. 76-81). Subì, successivamente, varie modificazioni; nel 1715 venne allargata con lo sfondamento degli altari laterali (Della Mula, op. cit., 1966, p. 132); nel 1753 fu demolita la vecchia facciata minacciante rovina e la nuova venne eretta dopo l'allungamento della chiesa per dare lo spazio necessario al battistero e alla cantoria (Della Mula, op. cit., 1966, p. 139); il portale, pertanto, dovrebbe riferirsi a tale data. Dal disegno molto mosso, secondo la schedatura precedente, (scheda n. 2011, 15-11-68) potrebbe ricollegarsi all'opera di legnamari attivi in zona biellese e vercellese nel corso del XVIII secolo. Si tratta, infatti, di una tradizione non isolata che trova riscontri nella stessa Saluggia: si vedano il credenzone della sacrestia della chiesa di S. Antonino, i mobili della sacrestia di S. Bonaventura, il portale della chiesa di S. Francesco che hanno un tipo di intaglio assai simile, a forte aggetto. Sui legnamari biellesi si veda, D. Lebole, La chiesa biellese nella storia e nell'arte, Biella, 1962. Il portale è stato ripulito qualche hanno fa eliminando le precedenti verniciature; permane solo una piccola crepa nel pannello in basso a sinistra
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100021973
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0