Maria Vergine lascia i genitori per recarsi al tempio

dipinto, post 1775 - ante 1799

In primo piano, a sinistra, è rappresentata la Vergine bambina, in atto di camminare e conversare con s. Anna, di fianco a lei, che le pone una mano sulla spalla e con l'altra le indica il tempio, a pianta centrale, con unica apertura centrale, tamburo, cupola e lanternino, dipinto sullo sfondo a destra. La prima indossa una tunica con le maniche rimboccate sino ai gomiti, lungo sino ai piedi, calzati con sandali e un manto, appoggiato sulla spalla. Porta i capelli raccolti. S. Anna ha un velo sul capo che scende sino dietro le spalle e le cinge i fianchi e una tunica girocollo, con strette maniche, che le nasconde i piedi, fermata in vita. Le due figure stanno percorrendo un sentiero costeggiato da alberi e cespugli; sulla sinistra., a mo'di quinta architettonica, una palma. Sullo sfondo, dinnanzi alla porta del tempio sono rappresentate due figure maschili stanti, barbate, in atto di conversare. Quella di sinistra ha il capo canuto, indossa una tunica, lunga sino ai piedi, e manto poggiato su una spalla che scende lungo i fianchi; quella di destra è abbigliata in modo analogo, ma porta i capelli, bruni, lunghi dietro le spalle. In alto, sulla destra, due testine cherubiche osservano la scena. La tela è posta entro cornice [continua nel campo Osservazioni]

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo-piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria delle Grazie o di S. Agostino
  • INDIRIZZO via Martiri della Libertà, 35, Livorno Ferraris (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sull'opera in esame non sono stati rinvenuti né riferimenti archivistici né bibliografici specifici. Si tratta di un'opera di artigianato locale. Opera di evidente cultura figurativa dell'Italia settentrionale, da riconnettersi alla produzione di ambito milanese. Risultano difficili, in mancanza di ulteriori elementi, una maggiori precisazioni di carattere cronologico ed attributivo. Pare che il dipinto sia stato commissionato dalla famiglia livornese De Gregory di Balduc, succeduta, nel patronato della cappella, al casato dei Tarachia (cfr. G. F. Giuliano, comunicazione orale; G. De Gregory, Istoria della vercellese letteratura ed arti, Torino, 1820, vol. II, parte II, p. 205, nota 1)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100021943
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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