Madonna del Rosario

statua, 1650 - 1699

La Vergine è colta in una rappresentazione di statica frontalità ieratica, appena alterata dal luministico effetto del panneggio che fascia la figura, evidenziando un tentativo di espressione dinamica insito nel leggero avanzamento del ginocchio sinistro. La posizione del Bambino a sinistra è l'unico elemento di alterazione dell'iconografia tradizionale

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA legno/ scultura/ pittura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Biellese
  • LOCALIZZAZIONE Cerrione (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non si conoscono dati documentari. Un inventario del 1705 ricorda genericamente che: "...gli altari del SS. Rosario... (sono) sufficientemente ornati con jncone dorate...". Una nota del 1719 del libro dei conti registra: "Più ho datto livre una al Sig. D. Sà per haver colorito la nichia della Madona come di haver datto la carnigione alla statua della Vergine..." (LEBOLE D., Storia della chiesa biellese. Le pievi di Vittimulo e Puliaco, Biella 1979, pp. 519 e 542). La statua è pubblicata da Lebole come: "Opera di legnamari biellesi della seconda metà del XVII secolo", tesi condividibile anche sulla base delle affinità formali con analoghi lavori biellesi tardo seicenteschi (Madonna di Mottalciata e di Occhieppo Superiore) (LEBOLE D., Storia della chiesa biellese. Le pievi di Vittimulo e Puliaco, Biella 1979, p. 513). Le attuali ridoratura e ridipintura dei volti, che alterano sensibilmente la morfologia originaria, sono più recenti rispetto all'intervento settecentesco del sacerdote pittore Antonio Saa di Cerrione e vennero eseguite presumibilmente all'epoca della ricostruzione dell'altare poco dopo il 1808
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100020941
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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