Sant'Evasio

reliquiario a statua,

Il Santo indossa un abito vescovile con piviale cesellato a motivi vegetali e floreali; sul risvolto sono due figure per parte, mentre sulla cappa è raffigurato il Santo come compare nella statua. Il piviale è tenuto da un fermaglio con volute e teste cherubiche che contornano un ovato con le reliquie del Santo. Questi ha una folta barba bianca, reca sul capo una mitra circondata da un'aureola con scritta, tiene nella mano destra una palma, con firma, nella sinistra il bastone vescovile. La statua poggia su una basse in legno dipinto in argento ed intagliato, sul retro, mentre sulla parte frontale è soprammessa una lamina in argento cesellato con motivi a palama e volute che contornano le iniziali del Santo incrociate. La statua è vuota all'interno

  • OGGETTO reliquiario a statua
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura
    legno/ intaglio/ argentatura
  • ATTRIBUZIONI Masoco S. P. P (notizie 1631)
  • LOCALIZZAZIONE Mondovì (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa statua fu commissionata dai Carassonesi nel 1631, in seguito alla liberazione dalla peste, dopo un voto da essi fatto a S. Evasio, protettore del piano di Carassone, in data 25 novembre 1630, in cui promettevano di celebrare il 1° dicembre la festa del Santo come festa di precetto (il documento relativo, indicato nell"Indice dell'Archivio della parrocchiale di Carassone" al n° 12 vol. III- non è reperibile; su questo voto si veda: G. Grassi di S. Cristina- 1793- Ricordo Congresso Eucaristico Diocesano, 1926, p. 21; P. Gasco, p. 13). Scrive il Grassi di S. Cristina:"...Animati quei di Carassone dalla fiducia in questo Santo loro protettore,..., di essere del tutto liberati dalla peste, che ancora faceva strage dei Monregalesi, nel princiopio del 1631, stabilirono di fare una statua di argento di mediocre grandezza esso Santo rappresentante, colle limosine già raccolte, da destinarsi in onore del loro protettore; e poichè esse non erano sufficienti per una tale opera ricorsero alla Civica Amministrazione, la quale per Ordinato Consulare dei 29 dicembre di detto anno 1631, loro graziosamente concesse un donativo di cento ducatoni. Desiderando intanto i Carssonesi di avere qualche reliquia di questo Santo dalla chiesa di Casale, dove se ne conserva il corpo, per riporla nella divisata statua, si ricorse dal Monregalese Consiglio all'Infanta Donna Margarita di Savoja Duchessa di Mantova, affinchè l'ottenesse dal Vescovo di quella città Scipione Agnelli. La risposta della Duchessa in data dei 10 aprile 1632 conteneva, che il Vescovo aderiva ben volentieri alle giuste domande...purchè si spedisse in Casale una persona religiosa a prenderle. Fu adunque dalla nostra Civica Amministrazione deputato per un tale effetto con istrumento dei 19 del seguente maggio (-ancora nell'Archivio della Parrocchia vol. III, n° 13), suo Procuratore il canonico della Cattedrale Gioanni Carlevaris, il quale colà recatosi soltanto dopo tre anni con lettera del Cardinale Ginelli, scritta d'ordine del papa Urbano VIII, in data dei 26 giugno del 1635, ottenne sotto li 21 novembre due ossa di qual sacro corpo cioè una vertebra dorsale ed una costa... Portata in Monteregale questa santa reliquia fu nel giorno 30 dicembre (1635) collocata dal Vescovo Carlo Antonio Ripa nella statua d'argento, indi fu quella processionalmete portata dalla Cattedrale coll'intervento dello stesso Vescovo, del capitolo, del Clero secolare e Regolare e del Governatore Conte Tizzone Biandrà di Desana, e di numeroso popolo nella chiesa di Carassone ad esso Santo dedicata ove, cantati i vespri e recitata un'orazione panegirica, fu esposta alla pubblica venerazione". La statua è di ottima fattura come si può notare nella ricca decorazione del piviale, dove sulla cappa è riprodotta la stessa, nella conduzione del panneggio, con emersione della gamba destra, nel volto anatomicamente ben condotto. Non è provvista di punzoni o marchi, ma la scritta S.P.P. MASOCO è da ritenersi la firma dell'argentiere, non identificato. La statua è ricordata in diversi inventari della Parrocchiale dei S.S. Andrea ed Evasio (vol. I n° 45-48); quando questa deteneva tale carica:"Una statua d'argento rappresntante il glorioso S. Evasio con una reliquia del Med.Sto riposta nel petto d'essa statua, et dta. statua si ritrova collocata nell'altare maggiore". Le cerimonie in onore di S. Evasio si ripeterono con grande solennità nel 1720 e nel 1786, in occasione di altre epidemie (come da documenti conservati nell'Archivio Parrocchiale, vol. III); la statua fu nascosta in un fienile all'avvicinarsi di Napoleone (P. Gasco), non è dato sapere da quando si trova nell'attuale sede ma è ipotizzabile fin dal lontano 1835, quando come Decrato Vescovile S. Evasio fu eletto a contitolare della Parrocchia di S. Giovanni(...). Si vedano: Archivio parrochiale di Mondovì Carassone, "Translationis Reliquiam N. Evasii-anno 1634", vol. III, n° 13; Gioanni Girardi Priore, Inventario della Parrocchiale, S.S. Andrea ed Evasio, fatto l'anno 1744, vol. I, n° 45; Giuseppe M. Viaria Priore, Inventario delle scritture, suppellettili e possesioni della Parrocchia dei S.S. Andrea ed Evasio di Carassone, 1761, vol. I, n° 48, p. 5; G. Grassi di S. Cristina, Notizie Istoriche dei S. Protettori della Città di Monteregale, Mondovì 17903, p. 62; G. Casalis, Dizionario Geografico e Storico Statistico Commerciale degli Stati di S. M. Re di Sardegna, Torino 1842, vol. X, p. 639; A. Michelotti, Storia di Mondovì, Mondovì 1921; Ricordo Congresso Eucaristico Diocesano, Mondovì 1926; P. Sebastiano Vescovo, Le feste centenarie di Carassone in onore di S. Evasio in "Unione Monregalese-Mondovì 2/XI/1935; P. Gasco, Momenti di storia carassone, Mondovì s.d., p. 13
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100020533
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI Aureola - SANCTUS EVASIUS - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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