battaglia di Lepanto

dipinto, post 1650 - ante 1659

E'raffigurato lo scontro navale preso Lepanto: in primo piano sono soldati con lance, al centro e sullo sfondo barche a remi che si stanno attaccando in mare aperto, fra il fumo dei bombardamenti. In alto sono raffigurati la Vergine del Rosario, con abito rosa e manto azzurro, e Gesù che sta lanciando frecce contro i nemici del Cristianesimo, aiutato da angeli in volo. Colori tendenti all'ocra

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 310
    Larghezza: 350
  • ATTRIBUZIONI Claret Giovanni (1599 Ca./ 1679)
  • LOCALIZZAZIONE Mondovì (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco è citato, insieme al pendant raffigurante "La Battaglia degli Albigesi" dal Turletti (C. Turletti, Storia di Savigliano, Savigliano 1883-1887, vol. II, p. 847): "Dipingeva egli inoltre sulle vaste pareti della cappella del Rosario di Mondovì Carassone le due...battaglie di terra e di mare: due bellissimi affreschi, i quali sono forse gli unici che restano di lui. Un accenno alla sola "Battaglia di Lepanto" è nel Casalis (G. Casalis, Dizionario Geografico, Storico Statistico Commerciale degli Stati di S.M. Re di Sardegna-Torino 1842, vol. X, p. 637). L'affresco in questione, più danneggiato che il pendant presenta un'impostazione della scena alquanto disoganica, con una resa delle figure piuttosto sommaria, specie nei soldati al centro in combattimento sulle barche a remi. Anche i soldati in primo piano ai lati (Cristiani a sinistra, Turchi a destra), non rivelano lo stesso empito realistico che invece si riscontra nell'affresco con "La Battaglia degli Albigesi". Tipicamente clarettiana la Vergine in cielo, che, a differenza del pendant, non ha la corona sul capo. Lo stesso soggetto fu ripreso dal Claret nella grande tela già nella Chiesa di San Domenico di Bra, ora nella sacrestia nuova di Sant'Andrea, da ascrivere al periodo tardo dell'attività del pittore (A. Olmo, Arte in Savigliano, Cassa di Risparmio di Savigliano 1978, p. 210). L'affresco in questione è da ritenersi eseguito nel decennio del 1650, come propone lo stesso Olmo (A.Olmo,..., Savigliano 1978, p. 210) e nel 1669 c.a. come invece sostenevano il Turletti (G. Turletti,..., Savigliano 1883-1887, p. 847) ed il Vesme (A. Baudi di Vesme, Schede Vesme- L'Arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo,Torino 1963-1968, vol. I, p. 324)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100020489-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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