Cristo caricato della croce

statua processionale post 1759 - ante 1759

Raffigura Cristo portacroce coronato di spine: tragica la espressione del volto grondante sangue. Interamente colorata: colori originali accesi, rossa la veste, castani i capelli, rosa carne il viso, le mani, i piedi calzati in sandali. La figura è come ritratta in movimento e la veste (stretta in vita da una corda) segna il corpo magro, scoprendo l'anatomia delle gambe. La croce poggia sulla spalla destra

  • OGGETTO statua processionale
  • MATERIA E TECNICA legno/ scultura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Bernero Giovanni Battista (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Carrù (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il libro "degli Ordinamenti e risolutioni..." (Archivio Confraternita, Libro degli Ordinamenti e Risolutioni della Ven.da Comp. di S. Giov. Decollato e di Maria SS. del Carmine principiato nel 1718, manoscritto) conservato negli archivi della confraternita ricorda nei fogli del 1763 che: "sin dall'anno 1758 siano state legate dal fu Conte Gio Battista Alessi di Canosio lire 100 da spendersi nella formazione di due statue da portarsi processionalmente dalla confraternita nel Giovedì Santo, quali statue siano state rimesse alla presente nel 1759. "Nonostante il documento non precisi il soggetto, le statue sono identificabili nel Cristo portacroce e nell'Angelo recante la testa del Battista. Le due statue presentano forti analogie nella struttura generale, nel modo di trattare il panneggio, nei particolari delle sopracciglia, degli occhi, dei capelli, nello stesso acceso colorismo: appartenenza quindi ad una stessa bottega che potrebbe essere identificata come quella del Bernero giovane. I confronti con opere del Bernero possono emergere meglio dall'esame della statua dell'angelo; anche per il Cristo possiamo trovare analogie, ad es. nel gruppo della Flagellazione a Villafalletto (cfr. AA.VV., Sculture dell'età barocca nel fossanese, catalogo della mostra, Fossano 1976, scheda di M. Leone, pag. 67-68), opera del Bernero, in cui tornano simili la robustanza della gambe, i particolari delle mani e dei piedi, l'accesa colorazione e che conducono a collocare l'opera in questo ambiente. L'appartenenza del Cristo in confronto al gruppo della Flagellazione, ad un periodo precedente, può essere di conforto per certi modi impacciati e certe angolosità presenti nella figura. Per un confronto si veda inoltre: S. Galletto, Cavallermaggiore, storia, vita, arte, Cavallermaggiore 1976
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100019898
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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