parapetto di cantoria, opera isolata - bottega piemontese (seconda metà sec. XVI)

parapetto di cantoria 1560/ 1580

E'composto da cinque parti di cui tre frontali e due laterali: la parte centrale anteriore è aggettante rispetto ai due scomparti accostati. Scomparto centrale: ha un dipinto su tela in cornice al centro e, intervallati da tre colonnine a sinistra e destra, due piccoli pannelli dipinti con sopra e sotto un cherubino. Scomparti frontali di destra e di sinistra: hanno un dipinto che occupa tutto il pannello centrale e ai lati due pannelli intervallati da colonnine analoghe al precedente. Risvolto laterale sinistro: pannello centrale con dipinto su tavola, sotto e sopra un cherubino, a destra e sinistra due pannelli con decorazione fitomorfa, intervallati da cariatidi su voluta; il pannello a destra ha un cherubino tra le volute a mensola. Sotto i due pannelli con decorazione fitomorfa sono disposti due spezzoni di intagli con motivo a voluta. Il risvolto laterale sinistro ha un solo pannello scolpito affiancato dalle due cariatidi. Le colonnine con entasi poggiano su un basamento verticale con rilievo scolpito, base con toro e gola. (Continua al campo Osservazioni)

  • OGGETTO parapetto di cantoria
  • MATERIA E TECNICA legno/ sagomatura/ intaglio/ pittura
  • MISURE Profondità: 248
    Altezza: 146
    Larghezza: 825
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Francesco
  • INDIRIZZO Piazza San Francesco, 1, Bene Vagienna (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli elementi che compongono il parapetto provengono dall'altare della Nascita del Salvatore, già nella cappella della Beata Paola, e furono sistemati alla cantoria nel 1725 quando venne edificato il nuovo altare marmoreo. Notizie intorno all'erezione dell'altare ligneo si trovano nella vita della beata, stampata nel 1765, quando si dice che, ad opera del conte Giorgio Costa Villastellone, si "fece far quel quadrato di legno ad intagli parte colorito a ceruleo, e parte dorato (...) distribuendo in esso, e all'intorno del medesimo varj nicchj con statuette, o immagini di Santi o Beati parte alla destra, e parte alla sinistra" (BOLLANO P., Vita e venerazione della B. Paola, Gambara Costa, Torino 1765, pp. 73, 76, 167 e 169; ASSANDRIA G., Memorie storiche della Chiesa di Bene, Pinerolo 1899, p. 80). La descrizione che collima con lo stato attuale è ripresa da Bollano nell'appendice VIII, in cui afferma che di questo complesso fece un disegno allegato al quadernetto 6 dei suoi appunti ed aggiunge: "Quelle, che sono alla nuova orchestra, erano a quell'altare maggiore", erano cioè all'altare della nascita del Salvatore, dove era conservata, in una cappelletta, l'urna della Beata Paola. I particolari dell'oggetto hanno forme manieristiche (architettura dei riquadri e decorazioni in rilievo con impianto rigorosamente simmetrico), che denotano una buona cultura dello scultore. Infine diversi particolari rivelano gli interventi compiuti per adattare il complesso, fino ad arrivare alla foggia attuale; in particolare gli spezzoni di voluta che compaiono nel risvolto sinistro denunciano una presumibile forma piramidale dell'altare originale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100019772
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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