Annunciazione

dipinto, post 1650 - ante 1699

In primo piano, sulla sinistra, è rappresentato, inginocchiato, con un ramo di giglio in mano, l'arcangelo gabriele. Di fronte a lui, stante, con le braccia aperte, di lieve tre quarti, è dipinta la Vergine, con il capo aureolato; indossa una tunica con alto punto vita ed un mantello panneggiato. L'affresco, scarsamente leggibile, è incorniciato da due lese con capitelli a volute e fusto liscio e da un arco, sormontato da un fregio a stucco, costituito da una ghirlanda di roselline con, al centro, una testa cherubica. Al di sotto dell'arco, sempre in stucco, vi è la testa dell'Eterno, caratterizzata da una fluente barba

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Gilardi Carlo Rocco (notizie Ultimo Quarto Sec. Xvii)
  • LOCALIZZAZIONE Guardabosone (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è stato attribuito al "mastro da muro, pittore e stuccatore" Carlo Rocco Gilardi di Campertogno, proveniente da una numerosa ed apprezzata famiglia di intagliatori e stuccatori valsesiani,nota non solo nella vallata, ma anche in Val d'Aosta e in Francia (comunicazione orale di De Vecchi, attuale parroco di Campertogno, aprile 1979), al quale si devono anche il disegno e la costruzione dell'oratorio, della decorazione della cupola e degli altari laterali. Un'iscrizione al di sotto del paliotto dell'altare maggiore, opera di Pietro Solari (1725), reca la firma di Carlo Rocco Gilardi da Campertogno (comunicazione orale di G. Rigazzo, attuale parroco di Guardabosone, aprile 1979); sembra, pertanto, verosimile che l'affresco esterno facesse parte delle sue realizzazioni in qualità di pittore. Il dipinto, dalla leggibilità fortemente compromessa, rappresenta il tema a cui è intitolato l'Oratorio, ovvero l'Annunciazione. I lavori per la costruzione dell'Oratorio durarono diciannove anni, dal 1660 al 1679, e sono sicuramente una delle opere di maggior impegno e più apprezzate di Carlo Rocco Gilardi di cui si ignora la data di nascita, al quale si deve anche la decorazione in stucco dell'altare di Sant'Antonio da Padova nella chiesa di Trivero (cfr. D. Lebole, La chiesa biellese nella storia e nell'arte, Biella, 1962, vol. 2, p. 312). La pittura è ricordata in M. Marciandi, Guardabosone, in "Ilustrazione Biellese", 1935, n. 5 e in P. Torrione e V. Crovella, Il biellese, Biella, 1963, p. 278
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100018047
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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