crocifissione di Cristo con la Madonna e San Giovanni Evangelista
La croce latina è interamente dipinta sulla fronte. Al centro è rappresentato Gesù Cristo. Ha il capo, aureolato, rivolto verso sinistra. E'cinto dalla corona di spine e gronda gocce di sanghe che ricadono sul petto. I chiodi sono infissi nei palmi delle mani e nei piedi, disposti parallelamente. Il perizoma, panneggiato, è annodato a destra. In corrispondenza delle estremità dei bracci, su due tavole assemblate, di formato rettangolare, profilate, analogamente al corpo centrale della croce, da una fascia a listello, sono rappresentati, a sinistra, di profilo, con le mani giunte sul grembo, Maria Vergine. Ha il capo coperto da velo; indossa una lunga veste con alto punto vita, parzialmente coperta da un mantello. A destra, s. Giovanni Evangelista. Il volto è imberbe, con lunghi capelli; indossa una tunica lunga sino ai piedi e un manto. In una mano tiene un calice da cui fuoriesce una serpe. In corrispondenza della parte inferiore della croce, su un pannelo analogo ai precedenti, ma di forma quadrangolare, è dipinta una testa umana su uno scheletro con una serpe che fugge sullo sfondo di un paesaggio montano
- OGGETTO croce da parete
- AMBITO CULTURALE Bottega Biellese
- LOCALIZZAZIONE Guardabosone (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Non sono state reperite informazioni archivistiche specifiche sull'opera in esame. La croce, per motivi stilistici, è da attribuire al secolo XIX e rivela un carattere popolaresco. E' probabile che quest'opera fosse stata introdotta nell'Oratorio di Luppi, dal quale proviene, quando il parroco di Guardabosone, Giovanni Zandotti, verso il 1860, fece abbattere il preesistente pilone, fatto edficare da un certo Giovanni Antonio Caccia nel 1653, "in adempimento di pio voto per essere stato salvato da desolutiva peste" (cfr. L'oratorio della Madonna di Loreto a Luppia, in "Bollettino parrocchiale", Biella, 1962) e, al suo posto, fece erigere l'attuale cappella, ispirata alle linee della Casa Santa di Loreto. Il crocifisso si trova ora nella chiesetta invernale di Guardabosone; poiché l'Oratorio di Luppia ha subito parecchi furti, l'attuale parroco di Guardabosone, don Giacomo Rigazzo, ha preferito custodirla nella casa parrocchiale. La pittura alla base della croce è una probabile allegoria della sconfitta del demonio; il tema, ispirato a credenze popolari, è da ricondursi ad ambito locale. L'opera è ricordata anche in Centro Studi Biellesi, Itinerario per una gita a Crevacuore, Guardabosone, Postua, Biella, 1966, p. 8
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100018042
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0