altare, opera isolata - bottega della Valsesia (sec. XVIII)

altare, post 1730 - ante 1799

Paliotto ad andamento concavo con specchiatura centrale dipinta a finto marmo ornata da applicazioni riproducenti una ghirlanda di foglie di alloro, fissata da tre medaglioni circolari. Due paraste laterali con fusto ornato da corolla stilizzata nella parte superiore e capitello stilizzato scanellato sorreggono il piano della mensa. Al di sopra un alto gradino dipinto a specchiature rettangolari imitanti il marm; in corrispondenza di quelle laterali, due per parte, testine femminili dorate con velo annodato in corrispondenza delle tempie. Al centro tabernacolo architettonico con portella centinata, dipinto a finto marmo. Due paraste angolari, ornate, superiormente, da motivo a valva di conchiglia. Mostra composta da due colonne affiancate ciascuna da una parasta con fusto liscio, dipinto a finto marmo, e capitello composito dorato, ornato da festoni di foglie di alloro. Una cornice, dipinta a finto marmo, circonda l'apertura centinata della nicchia. Superiormente sono modellate a rilievo teste cherubiche dorate. Alta trabeazione liscia delimitata da cornice aggettante. Al di sopra, cimasa centinata, ornata da specchiatura dipinta a finto marmo con due ghirlande di alloro a rilievo con teste cherubiche. Di fianco ad essa due vasi ad urna modellati a tutto tondo

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura/ pittura/ doratura
  • LOCALIZZAZIONE Guardabosone (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non sono state reperite informazioni archivistiche e bibliografiche specifiche sull'opera in esame. L'altare, per motivi stilistici e per il tono raffinato dell'esecuzione è da attribuirsi al secolo XVIII; fu introdotto nella parrocchiale dopo che questa venne ampliata, verso il 1725, poiché non era sufficiente per contenere i fedeli. Dell'amministrazione di quest'altare si occupava la Compagnia di S. Grato, una confraternita di devoti che, unitisi spontaneamente, senza bisogno di permesso pontificio, si occupava della manutenzione dell'altare e ne teneva la contabilità (comunicazione orale di G. Rigazzo, attuale parroco di Guardabosone, aprile 1979). Risulta inoltre che ognuno degli altari presenti nella chiesa avesse i propri priori, quindi un'amministrazione a sé, curata da una particolare confraternita. Per quanto riguarda l'ambito culturale dell'ignoto autore dell'opera in esame, si può pensare che, al momento dell'ampliamento della chiesa, i due altari di S. Grato e della Crocifissione siano stati commissionati ad uno stesso artigiano, gravitante nell'ambito della cultura valsesiana; a questa tradizione si devono ricondurre infatti, oltre ai grandi e fastosi altari maggiori, anche gli altari più piccoli, ma egualmente eleganti, delle cappelle laterali (cfr. C. Debiaggi, Altari lignei valsesiani, in "Atti del Congresso di Varallo Sesia", 1960, pp. 123 e segg.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100018033
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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