altare, opera isolata - bottega biellese (sec. XVIII)
Paliotto dipinto a finto marmo con specchiatura centrale rettangolare nella quale sono modellati a rilievo e dorati festoni sorretti da medaglioni circolari. Due colonnine con fusto liscio e capitello corinzio reggono la mensa. Sopra di essa un gradino, parimenti dipinto a finto marmo, al centro del quale è posto il tabernacolo in forma di parallelepipedo. Sulla fronte, ai lati della portella centinata, non coeva, è affiancato da due colonnine analoghe a quelle della mensa. Mostra architettonica costituita da due colonne laterali con fusto liscio, dipinto a finto marmo, e capitello composito dorato. Una cornice dipinta a finto marmo, ornata da due rosoni laterali e testina cherubica centrale a rilievo, superiormente, delimita la nicchia con arco a tutto sesto entro la quale è collocato il gruppo scultoreo della Crocifissione. Alta trabeazione con fasce lisce e cornice modinata aggettante. Cimasa con ornato centrale rappresentante la colomba dello Spirto Santo entro nubi e raggi. Ai lati, due vasi di fiori modellati a tutto tondo
- OGGETTO altare
- AMBITO CULTURALE Bottega Biellese
- LOCALIZZAZIONE Guardabosone (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare, per motivi stilistici, è da attribuire al XVIII secolo e presenta somiglianze con l'altare che gli sta di fronte, dedicato a S. Grato. Entrambi gli esemplari furono introdotti nella parrocchia dopo che questa, a partire dal 1725, fu oggetto di un progetto di ampliamento. Probabilmente, nella chiesa precedente, staccata dalla parrocchiale di Crevacuore e resa parrocchia nel 1629 (cfr. R. Oresenigo, Vercelli Sacra, Como, 1909, p. 249), vi erano soltanto i due altari seicenteschi del Rosario e di S. Antonio abate, i più pregevoli. Si può pensare che, al momento dell'ampliamento della chiesa, i due altari di S. Grato e della Crocifissione siano stati commissionati ad uno stesso artigiano, gravitante nell'ambito della cultura valsesiana; a questa tradizione si devono ricondurre infatti, oltre ai grandi e fastosi altari maggiori, anche gli altari più piccoli, ma egualmente eleganti, delle cappelle laterali (cfr. C. Debiaggi, Altari lignei valsesiani, in "Atti del Congresso di Varallo Sesia", 1960, pp. 123 e segg.). L'opera è ricordata in Centro Studi Biellesi, Itinerario per una gita a Crevacuore, Guardabosone, Postua, Biella, 1966, p. 6
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100018021
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0