crocifissione di Cristo con la Madonna e San Giovanni Evangelista
Al centro della composizione, contro la parete, è posto il Cristo crocifisso. Il volto è caratterizzato da una folta barba e da lunghi capelli scuri; ha il capo reclinato sulla spalla destra. Sul costato è dipinta la ferita procuratagli dal colpo della lancia, e le gocce di sangue che ne escono. I chiodi sono posti in corrispondenza dei palmi delle mani e dei piedi sovrapposti. Il perizoma, dorato, è annodato sul fianco destro. Di fianco alla croce, su entrambi i lati, sono rappresentati due angeli in volo, sotto forma di fanciulli, che osservano il Cristo. A sinistra è rappresentata la Vergine, con espressione di profondo dolore. Il volto è incorniciato da un lungo manto, profilato da doratura, indossa una tunica con soggolo, panneggiata. Sulla destra è collocato s. Giovanni Evangelista, con le mani giunte e lo sguardo rivolto verso la croce. Indossa una tunica a girocollo e strette maniche, al di sopra della quale è appoggiato un mantello panneggiato. L'opera presenta, in alcuni punti, tracce di ridipintura
- OGGETTO gruppo scultoreo
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ scultura/ verniciatura/ doratura/ pittura
- AMBITO CULTURALE Bottega Biellese
- LOCALIZZAZIONE Guardabosone (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Non sono state reperite informazioni archivistiche e bibliografiche specifiche sull'opera in esame. Il gruppo scultoreo è racchiuso entro una nicchia protetta da vetro, all'interno dell'altare settecentesco. E' attribuibile alla mano di uno scultore biellese, abile scultore in legno e indoratore, e fu presumibilmente realizzato contemporaneamente all'altare che fu collocato nella parrocchiale solo dopo l'ampliamento del 1725. I libri dei conti della parrocchia cominciano nell'anno 1730, quando la "fabbrica", ampliata, fu arricchita con i due altari di S. Grato e della Crocifissione e dai relativi arredi necessari (cfr. Archivio Parrocchiale, Libro dei conti). Il gruppo scultoreo, di pregevole fattura, veniva, nella schedatura precedente (Mila Pistoi, 1971) attribuito al secolo XVII, ma è più probabile riferirlo al secolo seguente, negli anni in cui venne commissionato l'altare di cui il gruppo è parte integrante. Un tempo, ai lati, vi erano due quadri che facevano da complemento al soggetto del gruppo della nicchia, raffigurando un Ecce homo ed una Madonna Addolorata. Attualmente si trovano in sacrestia. L'opera è ricordata in Bollettino Parrocchiale, La parrocchiale di S. Agata, Biella, 1962
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100018019
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0