martirio di San Sebastiano

dipinto, post 1740 - ante 1740

Nella parte inferiore della tela, a destra, è rappresentato s. Sebastiano legato ad un albero frondoso con delle corde. E'stante, di lieve tre quarti; il corpo è nudo, coperto dal solo perizoma panneggiato, annodato a destra. Volge lo sguardo verso l'alto, a sinistra ove si trova la Vergine con il Bambino in braccio, benedicente. E'seduta tra nubi indossa lunga tunica con ampie maniche; il capo è coperto da un velo che ricade dietro le spalle e sulle ginocchia; porta i sandali. Un angelo è collocato dietro le sue spalle, un secondo di fianco, a destra, tiene in mano la palma e la corona del martirio da porgere al santo. Ai suoi piedi due teste cherubiche. Nella parte in basso a sinistra sono inginocchiati due armigeri, intenti a scoccare, con l'arco, frecce contro il corpo del santo. Il primo indossa una tunica e ha un elmo sul capo; il secondo, barbato porta il turbante. Di fianco ad essi un cane accovacciato osserva la scena. La tela è inserita entro una cornice centinata e modinata in legno dorato

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Pelleri Lorenzo (1702/ Post 1753)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di Sant'Agostino
  • INDIRIZZO Piazza Sant'Agostino, Carmagnola (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Un tempo la città di Carmagnola annoverava tra i suoi santi patroni s. Rocco e s. Sebastiano. Nella chiesa di S. Agostino il comune, fin dal XV secolo, aveva il patronato della cappella intitolata a s. Sebastiano che nel 1439 fu decorata con affreschi. Nel 1620 per il medesimo altare fece dipingere da Giovanni Antonio Molineri una tela con il martirio del santo e, nello stesso anno, Agostino de Oro, indoratore di Torino, dorò la cornice dell'ancona. Il dipinto attuale, creduto dalla maggior parte della critica l'originale del pittore saviglianese, è, invece, secondo Giacomo Rodolfo (cfr. G. Rodolfo, La cappella votiva della Madonna della Concezione in Carmagnola dall'anno 1522 ai tempi presenti, Torino, 1954, p. 8) una copia eseguita nel 1740 dal pittore e poeta carmagnolese Lorenzo Pelleri. Il dipinto seicentesco, rovinato dall'umidità, venne distrutto. Il santo è rappresentato nella chiesa in un affresco che si trova nell'abside, dietro gli stalli del coro. Per un aggiornamento sulla biografia del pittore carmagnolese, Laura Facchin, Bernardo Antonio Vittone, la pittura ed i pittori, in W. Canavesio (a cura di), Il voluttuoso genio dell'occhio. Nuovi studi su Bernado Antonio Vittone, Torino, 2005, pp. 140-142
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100016966
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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