altare, opera isolata - bottega luganese (metà sec. XVII)

altare,

Mensa rettangolare con angoli smussati, sorretta da mensole laterali e ornata da paliotto in legno dipinto. Al di sopra poggiano tre gradini con ornato a girali vegetali a rilievo. Al centro di essi è collocato un finto tabernacolo con portella dipinta. Mostra architettonica costituita da due colonne tortili con capitello composito per parte, ornate da elementi floreali e vegetali modellati e dipinti che simulano un rampicante. Le colonne racchiudono una nicchia ove è collocata la statua della Madonna con il Bambino e reggono un'alta trabeazione ornata da semplici specchiature rettangolari e profilata, inferiormente, da fascia ad ovoli. Timpano spezzato con profilature decorate con motivo a piccole fogliette. Nello spazio centrale è collocata una cartella cordiforme, ornata da motivi a voluta, con al centro la lettera C. Al di sopra del timpano giacciono due sculture a tutto tondo in stutcco rappresentanti s. Agostino e s. Monica

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ scultura/ pittura/ doratura
    stucco/ doratura/ pittura/ modellatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Luganese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di Sant'Agostino
  • INDIRIZZO Piazza Sant'Agostino, Carmagnola (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo voto della comunità di Carmagnola alla Madonna della Concezione, con formale promessa di dedicazione di una cappella, risale al 1522, in seguito alla grande pestilenza che desolò la zona. Nella formulazione del voto non venne compresa l'indicazione del luogo in cui la cappella avrebbe dovuto essere costruita, e, infatti, le designazioni successive furono diverse. Tra queste comparve anche la chiesa di S. Agostino, ma nel 1560 la decisione definitva fu a favore della chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo. Sebbene alcuni tratti nell'esecuzione delle figure a tutto tondo poste sopra al timpano, rispettivamente rappresentanti s. Agostino e s. Monica, ricordino, per una certa rigidità di impostazione, opere databili al XVI secolo, non sembra probabile che l'intero altare sia da far risalire a questo periodo, precedente la sistemazione della cappella nella parrocchiale. I caratteri stilistici dell'insieme e la verosimiglianza storica, anche sulla scorta dei dati raccolti dal Rodolfo (cfr. La cappella votiva della Madonna della Concezione in Carmagnola dall'anno 1522 ai tempi presenti, Torino, 1954, p. 8), farebbero propendere per una data di poco successiva al rinnovo del voto nel 1630, in occasione della celebre epidemia di peste. Infatti, in quegli stessi anni, vennero dedicati i due quadri ora nella sala del Consiglio Comunale, il quadro di Giovanni Antonio Molineri, rappresentante S. Sebastiano e la nuova statura della Madonna della Concezione per la chiesa Collegiata, eseguita da Michele Enaten di Asti. In tale circostanza si promise una messa annuale, il 20 giugno, davanti a s. Agostino. Le dissonanze stilistiche fra gli stucchi dell'altare, la statua della Madonna e quelle, raffiguranti le sante Lucia ed Agata, collocate in corrispondenza delle pareti laterali della cappella, si spiegherebbero eventualmente con la collaborazione di stuccatori luganesi dei quali è attestata l'attività in città nel 1633, seppure non si siano conservate opere sicuramente attribuibili ad essi, e di scultori piemontesi (si vedano le analogie stilistiche tra le tre statue dell'altare di S. Agostino e la Concezione di Michele Enaten della chiesa Collegiata)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100016892
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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